Parlava serbo Funzionario Onu ucciso a Pristina

Parlava serbo Funzionario Onu ucciso a Pristina Era appena arrivato Parlava serbo Funzionario Onu ucciso a Pristina Inoriti Badurina ZAGABRIA Era arrivato a Pristina poche ore prima direttamente da New York. Valentin Krumov, 38 anni, americano di origine bulgara al suo primo giorno di lavoro presso la missione dell'Onu in Kosovo, è stato ucciso alle 9 di sera, nella via principale della città, con un colpo di pistola alla testa. La sua unica colpa è stata quella di chiedere l'ora a una ragazza che passava. Ma lo ha fatto in serbo. In compagnia di due colleghe stava andando al ristorante, a poche centinaia di metri dall'Hotel Grand dove risiedono molti dipendenti delle organizzazioni internazionali. Il centro di Pristina, a quell'ora zona pedonale, era affollato come al solito. Pochi secondi dopo aver fermato la giovane passante Valentin Krumov è stato circondato da un gruppo di albanesi che l'hanno massacrato di botte. Poi la revolverata, e la folla si è dispersa. «E' un atto vigliacco e disgustoso - ha dichiarato l'amministratore dell'Onu per il Kosovo, Bernard Kouchner - La comunità internazionale manda qui i suoi figli per aiutare questa terra devastata a risanarsi, e non accetta di esporli a simili brutalità». La portavoce della missione dell'Onu nel Kosovo (Unmik) ha annunciato che è stata immediatamente avviata la revisione delle misure di sicurezza per il personale. Krumov è il primo funzionario dell'Onu ucciso nel Kosovo dopo la fine dei bombardamenti della Nato. Anche l'ex capo dell'Uck e attuale premier del governo provvisorio del Kosovo, Hashim Thaqi, ha condannato l'attentato: «E'un omicidio disgustoso. Gli assassini hanno sparato un colpo contro l'intero processo di stabilizzazione», ha detto.

Persone citate: Bernard Kouchner, Hashim Thaqi, Krumov, Valentin Krumov

Luoghi citati: Kosovo, New York, Unmik