Rotonde in mezzo al traffico Solo poche non sono orribili di Paolo Pejrone

Rotonde in mezzo al traffico Solo poche non sono orribili FIORI E GIARDINI Paolo Pejrone Rotonde in mezzo al traffico Solo poche non sono orribili LE rotonde «sciolgono» il traffico lo rendono fluido, e, dal momento che in genere sono molto e molto brutte non «disturbano». Si riversano in rpjeste povere rotonde tutti gli impulsi più forti delle fantasie degli uffici comunali e pubblici: un vero disastro. Ne abbiamo viste di tutte: dalle accozzaglie più incredibili di piante, alle fontane e fontanelle più coraggiose, obelischi acquatici, cappelli alpini, cioè il trionfo più offensivo del kitsch e del cattivo gusto. Tanto da farci il più delle volte rimpiangere quelle notì finite, tanto per intenderci, quelle incompiute con le erbacce al posto di tante brutte fantasie. Sono occasioni evidentemente mancate, e che erano purtroppo da non mancare. Dovevano essere offerte occasioni a giovani (e vecchi) professionisti per confronti e studi e concorsi. Invece no quell'Italia del bello, tanto nota nel mondo, ha perso un'altra occasione. Tra tanti orrori, tre mi hanno colpito perché eccezionalmente belle (e semplici) e cerco di descriverle. Prima di tutto una rotonda (ampia e bassa) alle porte di Ajaccio in Corsica: gross: viottoli di fiume e pittosfori nani a morbide strisce concentriche, come se fossero le onde di un sasso gettato nell'acqua calma di uno stagno. Poco Corsica molto Giappone. Ma affascinante esempio di Land art e, a mio giudizio, facile, inusuale (e perché no?) bello. Bella anche una rotonda di solo lavande a Saint-Jean di Cap Ferrat: è come un grande panettone (Le Tre Marie!). Basso e largo appoggiato sul terreno, profumato affascinante nel suo elegante verde grigio e nelle sue leggere pennellate color malva e... lavanda (tra giugno e luglio). Più complessa, ma affascinante, alle porte di Alba è una grande rotonda che vuole colpire con un «messaggio» fortemente langarolo: in cerchio verso il versante Sud è stata piantata una piccola vigna, con i suoi pali di castagno, con i suoi fili di ferro, con le sue piante di uva (quale sarà il vitigno prescelto, io mi auguro il barbera!). La piccola vigna rotonda è appoggiata a una specie di cono di terra, mozzo. Questo cono di terra, nella parte Nord giustamente non è stato piantato a vigna ma a macchia, quella macchia del Nord delle colline della Langa. Quercioli, Robinie, Ginestre, etc, etc. Questa rotonda è un piccolo riassunto di un paesaggio ed è simile ad una maquette. E della maquette ne ha il fascino. Certamente avrà un autore, che sarebbe bene conoscere. Bene vengano queste utili rotonde, anche se brutte, perché danno al traffico una sensazione di libertà. Ogni libertà, lo sappiamo, ha un prezzo, che in questo caso è una sofferenza estetica.Se fossero anche belle sarebbe troppo bello... Non sarebbe vero! A Cap Ferrat ce n'è una fatta di sola lavanda, in Corsica un'altra che sembra un laghetto. E ad Alba diventa vigna

Persone citate: Ferrat, Land, Quercioli

Luoghi citati: Alba, Cap, Corsica, Giappone, Italia