Milt Jackson la leggenda del vibrafono

Milt Jackson la leggenda del vibrafono Morto il jazzista Milt Jackson la leggenda del vibrafono WASHINGTON ■ ' Milt Jackson, il leggendario vibrafonista di jazz, è morto a New York per un cancro al fegato, a 76 anni. Lo ha annunciato la figlia Chyrise. Maestro della linea melodica lunga sul vibrafono, era famoso per i raffinati contrappunti che sapeva costruire intorno allo scarno fraseggio del pianista John Lewis, fondatore del Modem Jazz Quarte!. In frac come i musicisti classici, gli artisti del Modem Jazz Quartet amavano suonare nei conservatori e facevano volentieri a meno dei microfoni. John Lewis voleva applicare aljazz i parametri della musica da camera. Milt Jackson era tutt'altro tipo. Era chiamato «bags» (borse) perché qualche volta si presentava sul palco con gli occhi gonfi, dopo una sbornia. Era nato e cresciuto nel ghetto nero di Detroit e più che alla cultura si affidava all'istinto. Suonava con l'ardore represso di un felino in gabbia, mordendo il freno tra le rigorose, geometriche partiture che John Lewis scriveva per lui. I due si erano conosciuti nell'orchestra di Dizzy Gillospie, dove Jackson era entrato nel 1945, appena tornato dalla guerra. Nel 1952 Lewis fondò il Modem Jazz Quartet, con Clarke alla batteria, Jackson al vibrafono e Percy Heath al contrabbasso. Il nuovo gruppo fece scalpore soprattutto in Europa. Percy Heath suonava un contrabbasso Ruggieri dalla sonorità barocca, John Lewis si ispirava a Vivaldi e paragonava i suoi musicisti agli attori della commedia dell'arte, capaci di improvvisare su antichi canovacci. Milt Jackson lasciava cadere le note del vibrafono come preziosi cristalli: suonava a un terzo della velocità di Lionel Hampton, creava frasi lente, tortuose, come se si fosse dato la missione impossibile di imitare con il suo strumento di metallo la voce umana. Kenny Clarke, stanco di quella musica «da bianchii», lasciò il posto nel 1955 al timpanista Connie Kay. Jackson rima se, e con Lewis incise ancora capolavori ma più tardi accusò l'amico pianista di sacrificare lo swing del quartetto a un formalismo imbalsamato. .Milt Jackson .Milt Jackson

Luoghi citati: Detroit, Europa, New York, Washington