L'80% delle prime cose non pagherà Irpef di Giancarlo Fossi

L'80% delle prime cose non pagherà Irpef Già oggi ne è esente il 60 per cento. Il ministro presenterà il pacchetto fiscale nella finanziaria L'80% delle prime cose non pagherà Irpef Visco aumenterà le deduzioni da 1,4 a 1,8 milioni Giancarlo Fossi ROMA L'fiO'!i. dello «prime case» sari esentato dall'Irpef con un au mento significativo delle attua li deduzioni che il governo introdurrà nella finanziaria 2000. Oggi per le case utilizzate come abitazioni; principale dai contribuenti italiani è prevista una detrazione di I milione 400 mila lire; dal prossimo anno la deduzione salirà a I milione e 800 mila lire, ma non si esclude che possa arrivare fino a I milione 900 mila lire. «E' un grosso passo avanti sottolinea il ministro dello finanze Vincenzo visco - per alleggerire il peso della prima casa sulle spalle degli italiani. Nel '98, con l'incremento della detrazione da 1 milione 100 lire a I milioni! 400 mila, oltre il 60% delle prime case è stato di fatto escluso dall'imponibile Irpef. Ora andremo vicino all'80%, se non al di sopra». La «prima casa» e l'Irpef, del resto, costituiscono i due punti principali di attacco della finanziaria sul piano fiscale, e per la prima volta in senso positivo. Dopo tante manovre di «lacrime e sangue» sotto il torchio crescente delle tasse, gli italiani pot ranno finalmente tirare un sospiro di sollievo, che prima della fini; dell'anno potrebbe essere ancor più ampio se il gettito delle entrato tributarie confermerà le previ sioni di ulteriore crescita a seguito dei favorevoli risultati conseguiti nella lotta all'evasione. E, qui, Visco pone l'accento su un aspetto interessante: «L'attività di repressione è solo l'ultimo anello di una catena più lunga clic è fatta di semplificazione, buona norma liva, deterrenza, informatica. Noi ci siamo mossi sopratutto su questi settori per creare maggiore disponibilità (Itti contribuenti alla legalità e questo Ita dato risultati rilevanti sopratutto per l'Iva, por alcuni comparti Irpef e per l'Irpeg, C'è, poi, anche la fase repressiva che ha avuto ottimi effetti». Cosi In promessa, pur cauta, del governo di cominciare a ridurre la pressione fiscale trova nella finanziaria consistenti conferme con tagli che saranno possibili nel prossimo anno per 10 mila '100 miliardi. «Pensiamo di presentare subito - precisa il ministro - emendamenti alla finanziaria già all'esame della competente commissione, in modo da accelerare al massimo l'utilizzazione del fondo, appunto di 10 mila 300 miliardi, che abbiamo previsto». In questo quadro Visco conferma due interventi di spessore: 1) un «alleg gerimento rilevante» a favore dei lavoratori in collaborazione coordinata e continuativa, che «stanno diventando di latto una tipologia di reddito a se stante»: esenzione dall'Irpef fino a 10 milioni di lire; 2) la riduzione dell'Irpef, non si esaurirà ncll'annunciata climi nuzione dell'aliquota intermc dia dal 27% al 26% , che riguarda tutto le fasce di reddito, ma è chiaro che quelle basse e quelle inedie ne trarranno maggiore beneficio: «A favore di queste categorie di contribuenti - aggiunge il ministro - ci saranno maggiori detrazioni che interesseranno i redditi del primo scaglione e le famiglie con figli a carico». Così, nel complesso, gli interventi sull'Irpef ammonteranno a 6 mila miliardi. Inoltre, continuerà con questa finanziaria l'opera di abolizione dei piccoli balzelli che pur causano irritazione nei contribuenti. «E' la linea che stiamo seguendo spiega Visco - da alcuni anni. Abbiamo già abolito il bollo sulla patente di guida. Nel '98 abbiamo provato a sopprimere il bollo sul passaporto, ma poi il parlamento ha preferito utilizzare le risorse per altri fini. Penso che si possa trovare ancora qualco¬ sa sostanzialmente inutile e fastidiosa per il contribuente». Intanto, a partire da oggi, comincia la serie di audizioni da parte delle commissioni bilancio di Camera e Senato sulla finanziaria 2000, che si concluderà giovedì con l'intervento del Governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio. Fra oggi e domani davanti alle commissioni sfileranno la Corte dei conti, i sindacati, i rappresentanti dell'industria, dell'artigianato, del commercio, dell'agricoltura e delle cooperative. La prossima settimana la commissione bilancio del Senato inizierà l'esame della manovra. Vantaggi previsti anche per i collaboratori autonomi: l'esenzione salirà a 10 milioni

Persone citate: Antonio Fazio, Vincenzo Visco, Visco

Luoghi citati: Roma