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Zingari, un problema secolare La cultura Èstro-dalmata ♦ Il futuro del libro ♦ Musulmani e poligamia il IlSRAdiO.d.B, Zingari, un problema secolare GENT.MO sig. Del Buono, le scrivo prendendo spunto dalla lettera inviatale dal sig. Varetto che ha sollevato il problema degli zingari. Non passa giorno che questa minoranza, estremamente fastidiosa, non venga chiamata in causa per le sue continue malefatte, grandi o piccole. Giorni fa delle zingare hanno circondato una mia parente e non contente di averle sottratto il borsellino e aver tentato di strapparle la collana, volevano portarle via il cane dichiarando che volevano cucinarlo, avendo anch'esse diritto a mangiare. E sarebbe inutile che io le parlassi di un episodio che vide un vecchietto ottantacinquenne, malfermo sulle gambe, derubato del portafoglio che però gli venne restituito perchè delle signore, accortesi da lontano del fatto, redarguirono con alte grida le ladre, minacciando di chiamare la polizia. Sarebbe inutile perchè di episodi consimili, più gravi o meno gravi, la cronaca ne è piena. Il problema degli zingari è stato ben centrato dal sig. Varetto: la nostra società del Duemila ha in sè una minoranza etnica la quale si comporta nè più ne meno come se fossimo nell'anno Mille o giù di lì... Non crede che sarebbe utile dare maggior risalto al problema ed ascoltare il parere di chi saggiamente, equilibratamente, con cognizione di causa, potrebbe scriverle, lasciando fuori della porta emotività, razzismo, rancori per torti personali e ogni altro elemento non obiettivo e irrazionale? Sarebbe interessantissimo portare alla luce quanto potrebbe rivelarsi veramente utile e illuminante sul problema. Pippo Portoghese, Torino G' KNTILE Signor Portoghese, il problema degli zingari è esistito nei secoli ed esiste senz'altro. Ma sino ad ora pare che sia mancata la voglia di un'adeguata soluzione, a parte quella di Hitler che accomunava gli zingari agli ebrei e agli omosessuali nei suoi sogni di distruzione e purificazione della razza ariana. Hitler, per fortuna, è morto prima che la sua impresa fosse compiuta. Che vogliamo lare, la vogliamo completare noi? (Attenzione: ironia). Oreste det Buòno