Riso, allarme rosso per i prezzi di Gianfranco Quaglia

Riso, allarme rosso per i prezzi le quotazioni sono in caduta libera. E il cornmissario Ue, Fischler, frena sulla riforma dell'Ocm Riso, allarme rosso per i prezzi Denuncia dei produttori: è una speculazione Gianfranco Quaglia milano E' già allarme rosso sul fronte del riso. A metà raccolta, un primo bilancio: prodotto ottimo per quantità e qualità, ma prezzi in caduta libera. E sono proprio le quotazioni a preoccupare le oltre 6 mila aziende risicole italiane, esposte alla domanda delle industrie risiere di trasformazione. Dalle principali borse risi (Vercelli, Novara, Pavia e Milano) arrivano segnali sconfortanti, che bissano la grave situazione dello scorso anno, quando i risicoltori arrivarono addirittura al blocco delle contrattazioni. Prezzi notevolmente al di sotto di quello minimo comunitario, garantito dal meccanismo d'intervento (57.768 lire al quintale per i.utte le varietà). Qualche esempio: Balilla 48-50; Cripto-Elio 45-48.000; Selenio 45-48.000; Lido 50.-52.500; Loto 49-53.000; Ariete 49-53.000; Roma e Baldo 55-60.000; Indica Thaibonnet 49-52.000. Soltanto l'Arborio è quotato attorno alle 66-71.000, ma sempre lontano dall'essere compensato come varietà pregiata. In questa condizione di deprezzamento, che non dà segnali di controtendenza, gli agricoltori s'interrogano sul futuro immediato, chiamano in causa l'industria e chiedono una verifica di filiera. Lo scorso anno il settore si schierò tutto compatto per chiedere il blocco delle importazioni agevolate in Europa. Ma in questo caso - sostengono i produttori - ì'a concorrenza non c'entra. «Siamo di fronte a una speculazione che va contrastata, è arrivato il momento di unire tute le forze, mediatori compresi» dice Giuseppe Ferraris, responsabile in Confagricoltura del settore riso. In che modo? Invitando le aziende a non sven¬ dere e a concentrare il prodotto, in modo da equilibrare l'offerta. E' il messaggio lanciato da Piero Garrione, presidnete dell'Ente Nazionale Risi e da Giuseppe Rosso, presidente del Comitato intersindacali risicoltori. E nel frattempo le associazioni di prodotto stanno correndo ai ripari, mettendo a disposizione dei soci che aderiscono all'invito di non vendere subito finanziamenti a tassi agevolati per far fronte alle esigenze di liquidità e alle spese di gestione aziendale. Per fortuna una nota positiva arriva da Bruxelles. La paventata riforma del riso, con la proposta a togliere il meccanismo di sicurezza prezzi rappresentato dall'intervento, non sarà discussa subito. E' prevalsa all'interno dei Quindici la linea degli italiani, fatta propria dal ministro delle Risorse Agricole, Paolo De Castro, che ha concordato con il commisscrio dei- l'Unione Europea dell'Agricoltura, Franz Fischler, una morato ria. La proposta di riforma si è trasformata in un documento di riflessione, con rinvio della di scussione al 2000. Lo stesso Franz Fischler riconosce: «Sulla questione bisogna riflettere, il sistema non è veramente facile Sono d'accordo che gli agricolto ri hanno bisogno di una rete di sicurezza che permetta di garan tire il '.oro reddito». Piero Garrione, presidente Ente Risi

Persone citate: Baldo, Fischler, Franz Fischler, Giuseppe Ferraris, Giuseppe Rosso, Paolo De Castro, Piero Garrione

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Milano, Novara, Pavia, Roma, Vercelli