Prima Industrie va su Nuovo Mercato di Francesco Bullo
Prima Industrie va su Nuovo Mercato L'AZIENDA LEADER DEL LASER COLLOCATA A FINE MESE Guerre stellari in Piana Affari Prima Industrie va su Nuovo Mercato intervista Francesco Bullo La società torinese Prima Industrie SpA consegna domani alla Consob il prospetto, ultima tappa per l'ammissione in Piazza Affari che avverrà entro line mese, e il 19 ottobre presenterà alla comunità finanziaria il progetto di quotazione sul mercato. Le credenziali sono lusinghiere: un fatturato consolidato nel primo semestre di quest'anno pari a 50,3 miliardi di lire ( 1-33% rispetto allo stesso periodo del '98); un risultato operativo di 3,4 miliardi ( t 24%) e un utile netto di 1,3 miliardi ( t 288%); un capitale, prima dell'offerta, superiori! agli undici miliardi. E non è tutto. Negli ultimi quattro esercizi il fatturato ha registrato un incremento costante superiore al 20%, maggiore rispetto alla media della concorrenza. Particolarmente attiva all'estero (l'export raggiunge il 71% del fatturato) e presente soprattutto sui mercati dell'Europa Occidentale e del Nord America. Completa il quadro un portafoglio ordini cresciuto del 40%, con una clientela che va dalla Daimler Chrysler a Nissa, da Bmv a Fiat, Gin, Mercedes (nel settore auto), da Abb ad Alias Copco, a Saipem, per limitarci ai maggiori gruppi internazionali. Se cifre e previsioni sono tranquillizzanti, le «anni» alle quali si affida la società non sono da meno: il Roi (reddito operalivo-capitale investito) passato dall'8% del 1996 al 20,1 % dell'anno scorso; una squadra di 250 dipendenti, selezionatissimi, per lo più giovani ingegneri e, naturalmente, il laser. Prima Industrie è infatti tra le società leader nel settore «high tedi» della progettazione, produzione e commercializzazione di macchine laser UJ alta precisione e potenza: prima in Italia, terza in Europa, sesta a livello mondiale dove è, comunque, in testa nel segmento dei prodotti laser per lavorazione tridimensionale. E proprio impugnando il laser come in un nuovo capitolo di «Guerre stellari», incruento questa volta, si appresta ad espugnare la roccaforte della Borsa. Per finanziare il processo di crescita e sviluppo, Prima Industrie ha approvato il progetto di quotazione al Nuovo Mercatodella Borsa Italiana (quello riservato alle aziende ad alta tecnologia) che avverrà mediante un'offerta globale, suddivisa in un «collocamento privato» riservato ad investitori istituzionali italiani ed esteri, e in un'Opvs (offerta pubblica di sottoscrizione e vendita) rivolta ai risparmiatori in Italia. Un'operazione che si aggirerà sui trenta miliardi. Obiettivi? «Recuperare nuove risorse -risponde l'ingegner Gianfranco Carbonato, amministratore delegato della società - per finanziare un'ulteriore espansione in nuovi mercati e di innovazione tecnologica dei prodotti offerti. Per questo ci proponiamo ili estendere la nostra rete distributiva attraverso accordi di partnership e di concessioni di licenze in diversi Paesi». Ma in programma ci sono anche acquisizioni e joint-venture, come quella conclusa a settembre in Cina. Nuovi mercati di sbocco? «Più di recente lo sono diventati l'industria aerospaziale, quella degli elettrodomestici, delle turbine e dei manufatti in acciaio inossidabile». Vostri cavalli di battaglia sem¬ brano essere l'innovazione tecnologica e la ricerca. «Il principale motore della crescita di Prima Industrie si fonda proprio sull'innovazione risponde Cardonato - dei prodotti che, insieme all'enfasi puntigliosa sulla qualità del servizio di assistenza post-vendita, assicura un elevato grado di "fidelizzazione" della clientela. Uno dei nostri obiettivi resta la crescita del ritmo di innovazione, mirando ad introdurre un nuovo prodotto sul mercato ogni anno. Questo elevato tasso di sviluppo di nuovi prodotti è coerente con la vocazione ad una strategia di nicchia e con un cos'ante incremento dei livelli di fatturato». E sulla ricerca investirete? «Negli ultimi anni - conclude l'amministratore delegato - gli investimenti per ricerca e sviluppo hanno registrato una crescita esponenziale, passando dei due miliardi del '95 agli oltre 4 miliardi del '98. In media i nostri investimenti in ricerca sono pari al 5% del fatturato». Gianfranco Carbonato amministratore delegato di Pi il ili Industrie
Persone citate: Alias Copco, Gianfranco Carbonato
Luoghi citati: Cina, Europa, Europa Occidentale, Italia, Nord America
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