«L'Onu cancelli la pena di marte» di Daniela Cotto

«L'Onu cancelli la pena di marte» Raccolte un milione 600 mila firme in 125 Paesi. Si vota a dicembre «L'Onu cancelli la pena di marte» Sant'Egidio chiede una risoluzione Daniela Cotto roma Mettere al bando In pena di morte entro il Duemila; è la campagna della comunità di Sant'Egidio appoggiata dal governo italiano che chiede alle Nazioni Unite di approvare una risoluzione per vietare le esecuzioni in tutto il mondo. La battaglia politica e diplomatica, "mulinala all'i imi dall'ambasciatore Paolo Kulci, si appoggia su una granile iniziativa ili massa: i collaboratori della comunità hanno raccolto un milione e seicento nula firme in oltre 125 paesi; solo a Roma la petizione ha avuto il sostegno di 220 mila persone e coinvolto più ili 100 scuole elementari e medie. A Bari, una pasionaria di 97 anni ha raccolto 100 firme alle fermate dell'autobus e nelle carceri italiane ci sono siate 15 mila adesioni. Duecentomila "Si" all'abolizione della pena sono arrivati da HO paesi dovei' in vigore. Sant'Egidio ha lavorato costruendo uno schieramento che supera le differenze di religione. «Abbiamo registrato incrinaiure anche nel fronte musulmano con l'adesione di Waliid, leader del secondo partito di opposizone in Indonesia» - dice Mano Marezziti, portavoce di Sant'Egidio. Che spiega: «L'Onu ha riconosciuto 1 assenza di dati che dimostrino l'efficacia della pena capitale come deterrente contro i crimini più efferati Negli stati dove è stata reintrodotta, i reali gravi non hanno subito alcuna riduzione significativa. La pena di mone e la negazione del diritto alla vita riconosciuto universalmente, La campagna per le Firme continuerà anche dopo il volo dell'Olili, perchè dovremo fare pressione sui singoli stati lino a che l'abolizione della pena di morte non venga ratificata nei singoli ordinamenti» A dicembre, infatti, e previsto il volo della Tprza commissione del Palazzi di Vetro su un testo proposto dall'Unione Europea, a cui seguirà la votazione dell'Assemblea. Dei 187 paesi membri dull'Onu, G3 sono abolizionisti, 5 risultano impegnati su questo fronte, altrettanti attuano una moratoria legale delle esecuzioni, 28 non ne fanno da almeno 10 anni e sono abolizionisti de facto. In totale, sono 101. Lo schieramento dei paesi orientali a mantenere nel proprio ordinamento la pena capitale conta invece 72 membri. Secondo le previsioni almeno 90 paesi potrebbero votare a favore, i contrari dovrebbero essere 72. Alla voce di Sant'Egidio si aggiunge quella di Ersilia SHvato, vice presidente del senato e responsabile del Comitato di Palazzo Madama contro la pena di morte: «Se questo testo passerà in commissione vuol dire che la strada in Assemblea sarà in discesa. Sono in contatto quasi quotidiano con l'ambasciatore Fulci che sta lavorando per il buon esilo dell'iniziativa, Siamo ottimisti, anche se non è detta l'ultima parola. Occorre conquistare voto dopo voto. Sara importante garantire l'astensione dei paesi i cui ordinamenti contemplano la pena di morte». Alla campagna internazionale, hanno aderito organizzazioni come Aninesty International, World Methodist Council, l'Unione delle comunità ebraiche italiane, il movimento dei Focolarini, l'Istituto buddista Soka Gakkai, 200 parlamentari italiani di lutti gli schieramenti, diversi sindaci europei, 30 magi- strati tra cui Pierluigi Vigna, Francesco Saverio Borrelli, Giancarlo Caselli, 5 premi Nobel e olire KM) tra cantanti ed attori, da Benigni a Jovannotti, da Accardo a Gianni Morandi. Sanl'Egidio segue due obiettivi: aiutare i governi a rivedere le loro posizioni e conquistare alla causa l'opinione pubblica. Francia e Inghilterra sono su posizioni abolizioniste. Gli Stati Uniti rischiano di rimanere soli con l'Iraq e la (lina, paesi dove viene applicata la pena capitale anche per i reati minori. Ora la Comunità ha un alleato prezioso: la Chiesa. Con Giovanni Paolo II l'impegno del Vaticano è diventato serrato. Ad inizio ottobre, il Papa ha scritto una lettera alla Corte suprema della Florida «presentando una richiesta di clemenza» per Joaquin José Martine?., uno spagnolo che si trova nel braccio della morte a Tampa.