Mariella Buratti riporta in Italia

Mariella Buratti riporta in Italia Uri gruppo da 600 miliardi. Gucci vicino all'acquisto di Saint Laurent Mariella Buratti riporta in Italia .in AMO Torna a essere italiana la casa di moda Mila Schon, ora che è stata ai cpiisita dal Gruppo Bimani di . la vriago (Reggia Umilia), e che ora di ola parte di un gruppo dal fatturato complessivo di 600 mi nardi di lire. Il marchio Schon, minsi) anche per l'uso del tessuto .loublc, era stalo acquisito dalla ochu nel 1993 ima già nel 1986 la . ai II i nazionale giapponese era en ■ irata nel capitale), pur non perdente la sua natura tradizionalmente milanese. Il gruppo Butani non ha reso mio il valore della transazione. Mila Schon chiuderà l'esercizio in orso con 40 miliardi di ricavi ina e profitti net ti «significativi». < fatturato indotto sarà di circa 140 miliardi, realizzato per il 70% in Giappone e Far East. L'azienda ni prét a-porter e slitta rilevata ramile la fiocini Corporation, soleta di 11 iiding con la (piale Bufali ha unii joint venture chiamala tiene Japan Company. I Burani 260 miliardi di fatturato, licenza por i inarchi Calvin Klein e Gai Mattiolo) hanno portato, inoltre, i loro partecipazione nella Selene lai 30% al 49%. Con questa operaione i negozi monoinarca del gruppo salgono a 99, includendo i5 negozi a insegna Burani. Con l'acquisto da patte della vlariella Burani Fashion Group, omunque, nella sede della Mila ..'non non si smetterà di parlare molte lingue: a disegnare la colle /.ione è infiliti uno staff internazionale di giovimi stilisti. Lei, la fondatrice, coordina e supervisiona tutto, ;i garanzia che il prodotlo rispetti quella filosofia dell'eleganza natii più di 40 anni fa a Milano, fu nel 1958 che Mila Nutrizio Schon (natii in Dalmazia e cresciuta a Trieste, sorella del giornalista Nino Nutrizio che fu direttore deliii Notte), ormai separata dal marito di cui ha sempre conservato il cognome, decise di fare della propria eleganza ima professione. All'inizio ci fu un piccolo laboratorio, con una sola première, Enrica. Poi, nel 1905, la sua collezione di Alta Moda fu presentala per la prima volta a Palazzo l'itti, a Firenze. Nel 19ul> e stata aperta la prima boutique in via Montenapoleone, nel 1071 sono nate le prime collezioni del prèt-à-porter maschile e femminile, quindi le linee di borse, calzature, cravatte, foulard; profumi. All'inizio degli Anni Settanta la griffe Mila Schon e sialo il primo marchio italiano importalo in Giappone Ila pulizia dei tagli e dello si ile è stilla subito apprezzala in quel Paese). Nel 1986 la multinazionale Itochu con l;i collegala Coronet è entrata nel capitale dell'azienda, acquisendola del tulio 7 anni dopo. Intanto nel 10H7 era nata la seconda linea chiamata semplicemente Schon, eslesa negli ultimi anni anche all'uomo e al vestire casual. Intanto fa un passo avanti l'avvicinamento del gruppo Gucci all' acquisizione del gruppo francese Sanofi Beante, al cui interno c'è la prestigiosa griffe Yves Saint. Laurent. Il consiglio di sorveglianza del Cucci Group ha analizzato i risultati della «due diligence» concludendo che l'acquisizione della Sanofi Beauté «è coerente con gli obiettivi slratcgici della Cucci» ed ha richiesto al management il rapido approfondimento di alcuni aspetti della transazione. «Crediamo nel grande potenziale del marchio Yves Saint Laurent», hanno affermato in una dichiarazione congiunta Domenico De Sole, presidente ed amministratore delegato della Cucci, e Serge Weinberg, presidente e amministratore delegato del gruppo Pinot Printemps Redolii che, oltre al controllo della Sanofi, ha in portafoglio anche il 40 percento della Gucci. Ir. e. s.| Mariella Butani

Luoghi citati: Dalmazia, Firenze, Giappone, Italia, Milano, Trieste