Ventiquattro giorni per una pace di Marco Zatterin
Ventiquattro giorni per una pace DALLA ZAMPATA DEL «LEONE» AL GRANDE BRACCIO DI FERRO Ventiquattro giorni per una pace E alla fine Fazio si propose come mediatore retroscena Marco Zatterin LA zampata delle Generali, la risposta dura dei torinesi. Poi un muro contro muro durato ventiquattro giorni e, infine!, la mediazione pesante di Bankitalia che ha ricomposto il cemfronlo ed evitate) il protrarsi di una battaglia che avrebbe; fatto certamente tremare! il mondo della Finanza italiana per parecchi mesi. Antonio Fazio ha atteso lino a che ha potuto, ha voluto vedere se la grande sfida per la conquista del pianella Assicurazioni - un mondo già rie:e:e) di risorse che i futuri ritocchi alla previdenza pubblica rendono ancora più appetibile poteva da se>la tmvare une) sbocco. Il governatore de;ve; aver pensato alle polemiche sul suo mole) nel falhmento dei fidanzamenti Sanpaolo-Bancaroma, UnicredilComit. Poi ha n>tto gli indugi: ha convocato le; parti a via Nazionale; e tessute) un'intesa che potesse essere accettabile per tutti. Così ie;ri se;ra é scoppiata la pace:, una pae:e: ancora giovane che promette; bene;, ma che bisognerà comunque verificare nei fatti. Per il Leone di Trieste é iniziata in quel 14 settembre; in cui ha annunciate) ufficialmente; l'intenzione di lanciare un'Opas da 23.8(10 miliardi sull'Ina che, proprio in quel momento, stava preparai^ le partecipazioni jier convolare con il Sanpaololmi. Forti della dote di Bnl e Banconapoli, l'istituto di Luigi Arcuti e la compagnia di Setrgio Siglienti puntavano a diventare i nuovi leader della penisola. Le Generali si sone> messe di traverso, riproponendo il confronto fra gli amici di Mediobane:a e la finanza teirincse della squadra Ifi-Ifil. Portavoce; di quest'ultimo si faceva Umberto Agnelli pronto a definire «prepotente» l'offensiva lanciata da Desiata. Mentre le Generali avanzavano con i preparativi della loro offerta, tutto intorno scoppiava quella che Rainer Masera defini¬ va una ((partita a poker». L'Ina, giocatore tecnico, il 15 settembre definiva ostile l'offerta (e Trieste (bceva: «Nei, ne), no!»); il 24 ricorreva alla Consob contro la passivily rute, norma che non consente alle società sotto Opa di prendere decisioni strategiche (risposili di Spaventa: «no, no, noi»); l'ultimo tentativo di sparigliare; è di ieri ce)l ricorso al Tar del Lazio contro il pronunciamento della Commisisonedi la Borsa. L'alzarsi dei toni ha messo in difficoltà il governo, indebolito dal peccato originale di una visita di Cuccia a D'Alema alla vigilia deU'Opas: vista l'aria, sono parti¬ ti i cori inneggianti alla neutralità e non si é sentilo più nulla. Il Sanpaololmi, quarto giocatore, ha interpretato il ruolo di avanguardia strategica della difesa, d'intesa con gli azionisti forti della città sabauda, la Compagnia di San Paolo, l'Ili e l'Ibi L'ipotesi di un pareggio é emersa il 22 api 'embre da una dichiarazione del presidente della Fiat, Paolo Fresco. A quel punto, i desideri confessati di Unicredit pi:r la Bnl rendevano lo scenario ancora più complesso. L'annullamento della riunione del comitato esecutivo Sanpaololmi del 5 e>tte)bre faceva pensare1 ad una possibile ricomposizione. Umberto Agnelli, con le debite precisazioni ùi nome del rispetto dell'interesse di tutti gli alleati, ammetteva a quel punto l'evenienza di una trattativa con i prepotenti. Ieri mattina Fazio ha cucito il grande patto. Generali-Ina sarà prima in Europa nel ramo Vita. Sanpaololmi si espande nel Mezzogiorno e nella previdenza personale. Torino e Trieste intrecciano i loro capitali, mentre; tutto lascia intendere che Bnl finirà in casa Unicredit. L'Italia del credito e della polizza riscopre la Pace. Almeno sino alla prossima fusione nel neime del mercato globale.
Persone citate: Antonio Fazio, Cuccia, D'alema, Desiata, Paolo Fresco, Rainer Masera, Siglienti, Spaventa, Umberto Agnelli
Luoghi citati: Europa, Italia, Lazio, San Paolo, Torino, Trieste
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