Alba incorona re tartufo

Alba incorona re tartufo Dacia Maraini ha inaugurato la sessantanovesima edizione della Fiera, il prodotto venduto a 450 mila lire l'etto Alba incorona re tartufo Prezzi da capogiro e raccolto per ora scarso Giuseppina Fiori ALBA Una vignetta di qualche tempo fa recitava: «Cartier? No, tartufo d'Alba». E' ancora attualissima. Anche quest'anno il «tuber magnatum Pico», di cui è stata inaugurata ieri la sessantanovesima fiera nazionale, presenti la scrittrice Dacia Mariani e il presidente della Regione Enzo Ghigo, viene venduto a prezzi da capogiro: da 350 a 450 mila lire l'etto. Ma i gourmet di tutto il mondo al profumo del prezioso tartufo bianco non sanno proprio resistere e già in questi giorni affollano vie, alberghi e ristoranti della capitale delle Langhe. «La domanda è alta ed il prodotto scarso - commenta il presidente dell'associazione trifolao dell'Albese, Agostino Aprile -. E pensare che le piogge estive sono cadute al momento giusto e dovrebbero favorirne la nascita. La stagione del tartufo è appena iniziata e speriamo in un raccolto più abbondante nei prossimi giorni». I trifolao un'idea, tanto antica quanto empirica, ce l'hanno: con l'arrivo oggi della «luna nuova» le trifole la prossima settimana non dovrebbero proprio mancare. Che la produzione di tarfufo sia in diminuzione non è una novità. Un tempo si trovava più facilmente, oggi scarseggia e le cause sarebbero da ricercare nella carente pulizia dei boschi, nel massiccio uso di diserbanti in agricoltura e, talvolta, nella raccolta selvaggia che danneggia le tartufaie. Anche il '98 non era stato un anno abbondante e i prezzi salirono fino a mezzo milione l'etto. I problemi legati alla riduzione del prodotto ed i tentativi di aumentarlo sono oggetto di approfondimento da parte del «Centro nazionale studi sul tartufo» fondato dal presidente dell'ente turismo Giacomo Odddero. Scarso o abbondante, comunque caro come gli oggetti più preziosi, il tartuto bianco d'Alba sarà protagonista assoluto della fiera che si protrarrà fino al 31 ottobre. I turisti, seguendo il loro naso, non potranno che giungere al mercato nella centrale via Vittorio Emanuele, dove quest'anno una commissione di esperti li garantirà sulla qualità del prodotto. La fiera ha pensato anche ai buongustai alle prime armi: con il Centro studi organizza i corsi «La virtù di avere naso», per imparare a conoscere e degustare meglio le trifole. Giunta alla 69 ma edizione, la rassegna autunnale è ben collaudata, ricca di proposte per i tanti visitatori italiani e stranieri, ma si pensa anche a rinnovarla con nuove iniziative. Il neo assessore alla Cultura e noto produttore vinicolo, Bruno Ceretto, ha in mente di organizzare il prossimo anno una rassegna di alto livello dedicata ai tartufi e ai grandi vini, dopo la tradizionale kermesse di ottobre. Dice Ceretto: «Alba deve proporsi sempre più come capitale mondiale del tartufo bianco di qualità e cercare di attirare gli estimatori tra le colline di Langa e Roero». Un tentativo è già in programma quest'anno: il 31 ottobre al castello di Grinzane Cavour dieci tra i migliori chef del mondo parteciperanno ad un'asta del tartufo contendendosi i «pezzi» migliori per i loro ristoranti. Ci saranno, tra gli altri, Sirio Maccioni di «Le Cirque» di New York, Piero Selvaggio di «Valentino» e Wolfgang Puck di «Catena Spago» di Los Angeles e Ferran Adria di «El Bulli» di Barcellona. Le «grattate» migliori finiranno Oltreoceano? TESORI A CONFRONTO TARTUFO BIANCO D'ALBA 1 ettogrammo lire 350.000450.000 CAVIALE BELUGA vasetto 28 grammi lire 120.000 CHAMPAGNE KRUG CLOS DE MESNIL 1 bottiglia lire 450.000 ZAFFERANO 1 grammo lire 13.000 ARAGOSTA 1 chilogrammo lire 150.000 ORO 1 grammo lire 18.900 BAROLO BRICCO ROCCHE '82 [CERETTO] 1 bottiglia lire 200.000 BARBARESCO GAJA '90 1 bottiglia lire 250.000 PATÉ DI FOIE GRAS D'OIE ENTIER AUGUSTE CYPRIEN vasetto 130 grammi lire 90.000

Luoghi citati: Adria, Alba, Barcellona, Grinzane Cavour, Los Angeles, New York