L'aereo aveva «ballato»; 4 miliardi ai passeggeri di Franco Pantarelli

L'aereo aveva «ballato»; 4 miliardi ai passeggeri Sul velivolo, incappato in una turbolenza, c'era anche la sorella del regista Steven Spielberg coi due figli L'aereo aveva «ballato»; 4 miliardi ai passeggeri Usa, la Corte decide il risarcimento recordper «dannipsicologici» Franco Pantarelli NEW YORK Che paura, quel giorno del giugno 1995, a bordo del volo American Airlines partito da New York e diretto a Los Angeles. Più o meno a metà strada, mentre stava sorvolando il Sud del Minnesota, l'aereo era entrato in una forte turbolenza e aveva cominciato a ballare pericolosamente. A un certo punto aveva decisamente puntato il muso verso il basso e tutti, membri dell'equipaggio e passeggeri, fra i quali c'era anche Nancy Spielberg, sorella di Steven, con i suoi due figli, avevano cominciato a pentirsi dei loro peccati. Per fortuna, dopo 28 secondi terribili il pilota riuscì a raddrizzare l'aereo e a fargli compiere un atterraggio d'emergenza a Chicago. Al momento di contare le perdite furono registrati solo alcuni bernoccoli e qualche escoriazio¬ ne, sicché l'unico bilancio serio risultò nella grande paura. Ed è proprio su quella paura che ieri il tribunale di Manhattan ha deliberato, accordando a 13 passeggeri di quel volo un risarcimento per complessivi 2 milioni e 250.000 dollari (quasi quattro miliardi di lire) per compensare le «ferite psicologiche» da loro subite durante quei 28 secondi. Nancy Spielberg e i suoi due bambini hanno ottenuto complessivamente 540 mila dollari (circa ventimila dollari al secondo). Un signore di nome Louis Weiss ha ottenuto 150 mila dollari. Weiss ha fatto la guerra, nel 1945 era nell'Europa devastata dalle bombe, ma quando è stato interrogato ha detto senza esitazione che ciò che ha provato in quel tempo lontano era nulla in confronto ai 28 secondi vissuti tre anni fa, prima di atterrare a Chicago. Il difensore dell'American Airlines gli ha chiesto provoca¬ toriamente se avesse subito ferite e lui tutto compito ha risposto che sì, si era ritrovato con un livido al braccio perché sua moglie, «mentre ci stavamo preparando a morire», glielo aveva stretto a lungo, spasmodicamente. Anche la moglie ha ottenuto 150 mila dollari. L'argomento «tecnico» con cui lo studio legale Kreindler & Kreindler (che ora ha un luminoso futuro) ha sostenuto la causa del risarcimento è che il comandante dell'aereo sapeva che stava andando incontro alla turbolenza e non ha fatto nulla per evitarla; che le lucine con cui i passeggeri vengono invitati ad allacciare le cinture di sicurezza non si sono accese e che le hostess, in quel momento, stavano tranquillamente servendo un spuntino ai passeggeri. Quando il muso dell'aereo ha puntato verso il basso il loro carrello si è trasformato in un proiettile micidiale. Non ha col¬ pito nessuno, ma ecco cosa è accaduto ai passeggeri, secondo l'appassionata perorazione dell'avvocato James Kreindler. «Lo ricordano ancora, ciò che è accaduto, e lo ricorderanno finché vivono. Le loro vite sono cambiate per sempre. Le ferite che hanno subito non si possono vedere perché non sono fisiche, sono dentro di loro, sono nell'angoscia che non li abbandonerà mai più». Il processo è durato sei giorni, il tempo impiegato dalla giuria per dare ragione ai passeggeri è stato di tre ore e mezza. I loro avvocati ieri dicevano soddisfatti di non conoscere nessun precedente in cui un risarcimento per ferite psicologiche abbia raggiunto una tale entità. L'American Airlines dice che aspetterà di leggere la sentenza prima di decidere il da farsi, cioè se ricorrere in appello o pagare e chiudere il caso.

Persone citate: James Kreindler, Louis Weiss, Nancy Spielberg, Steven Spielberg, Weiss

Luoghi citati: Chicago, Europa, Los Angeles, Manhattan, Minnesota, New York