«Grazie per Poperazione Arcobaleno»

«Grazie per Poperazione Arcobaleno» IL PRESIDENTE ALBANESE IN VISITA A ROMA «Grazie per Poperazione Arcobaleno» Meidani: ha salvato il Kosovo, basta polemiche intervista Maurizio (Violinaci sa L presidente albanese ■ Rexhep Meidani aveva proH}>i'iiinin.ii>> la sua visita in Italia per discutere di ricostruzione dei Balcani e Kosovo ma le rivelazioni sulla malagestiono di una parto ciof'li aiuti dell'Operazione Arcobaleno sono entrate all'ultimora nell'agenda dei colloqui avuti a Palazzo Chigi ed al Quirinale. Con Ciampi e D'Alema ha discusso dello scandalo degli aiuti umanitari rubati? «Si, ne abbiamo parlato. Ma non credo che le polemiche di questi giorni debbano portare a dimenticare il valore dell'operazione umanitaria di cui l'Italia e stata protagonista e grazie alla quale è stala evitata una catastrofe umanitaria in Albania». Che idea si è fatta del furto <le|;li aiuti italiani? «L'Operazione Arcobaleno è iniziata con grande fretta. Lo sforzo maggiore e stato compiuto in due-ire settimane in una situazione di grande confusione che ha reso possibili azioni isolate di saccheggio a danno dei rifugiati, Gestire la distribuzione in un Paese dove la popolazione era aumentala improvvisamente del I 5-1 (i per cento non è stato facile né semplice e c'è stato chi se ne e facilmente approfittato. Questo e quello che e avvenuto». In che maniera Italia ed Albania potrebbero garantire una maggiore sicurezza nella distribuzione degli aiuti? «Ora il problema non esiste più perché la maggioranza dei rifugiati kosovari è tornata nelle proprie case ma, più in generale, credo sia giusto ed opportuno rafforzare le garanzie di sicurezza affinché gli aiuti umanitari vadano veramente a chi ne ha bisogno. E non ad altri». Lo scandalo degli aiuti spariti lascerà il segno nei rapporti bilaterali? «No, assolutamente no». L'Italia ha varato un pacchetto di aiuti per il Kosovo di 400 miliardi di lire. Quali solo le priorità della ricostruzione? «Senza dubbio l'edilizia. Bisogna ricostruire le case distrutte dalla guerra. L'Albania ò pronta a collaborare con l'Italia per la realizzazione delle infrastrutture nei porti di Durazzo e Valona che serviranno per lo sviluppo dell'intera regione attraversata dal Corridoio numero 8 che va dalla Puglia fino al Mar Nero». L'amministrazione dell'Onu in Kosovo viene duramente contestata dalla maggioranza albanese. E' ancora possibile evitare l'indipendenza della provincia? «Ciò che conta ora è che l'amministrazione delle Nazioni Unite funzioni sul serio». Quali sono i problemi più urgenti da affrontare per il rappresentante dell'Onu Bernard Kouchner? «Bisogna iniziare subito il censimento della popolazione e fornire delle carte di identità ai residenti. Senza questi documenti non i! possibile organizzare le elezioni locali mentre la gente, che non può muoversi, resta prigioniera sulla propria terra. Un'altra emergenza è la creazione di un sistema bancario nuovo sotto l'autorità dell'Onu. Infine senza il procedere delle privatizzazioni nel settore economico il Kosovo non riuscirà mai ad attrarre investimenti stranieri, a risollevarsi: la ricostruzione continuerà a tardare. L'Amministrazione dell'Onu conosce bene queste tre emergenze ma esita, prende tempo e questo nuoce ai kosovari. Spero clie le cose cambino». Il Montenegro continua a premere su Belgrado e a Podgorica si parla sempre più di indipendenza. Ce il rischio di una nuova guerra nei Balcani? «Fino a quando ci saranno le truppe serbe in Montenegro la situazione resterà tesa. La soluzione alle richieste di Podgorica non può che essere regionale. Ma il problema più evidente resta ancora la permanenza al potere di Slobodan Milosevic a Belgrado. Isolare la Serbia continua ad essere giusto nella speranza che dalla società civile venga un'alternativa. Sull'opposizioe invece ho molti dubbi, perché è divisa e sostenne Milosevic durante la guerra». «E' inevitabile che in un soccorso umanitario così complesso qualcuno tenti di approfittarne ma il successo rimane» Il presidente albanese Rexhep Meidani ieri mattina a Roma

Persone citate: Bernard Kouchner, Ciampi, D'alema, Meidani, Milosevic, Rexhep Meidani, Slobodan Milosevic