La Stampa - Consultazione Archivio

TANTI «RICORDI DI FAMIGLIE» CASTELLO DI MASINO AC ARAVI NO TANTI «RICORDI DI FAMIGLIE» Moda e costume in immagini provenienti da archivi privati IL castello di Masino, a Caravino, ospita fino al 28 novembre la mostra «Ricordi di famiglie». Il FAI, Fondo per l'Ambiente Italiano, vi ha raccolto centocinquanta immagini provenienti da archivi privati. Scattate fra il 1850 e il 1899, rappresentano una vasta panoramica su un mondo ormai scomparso, il ceto nobiliare del Regno d'Italia e il patriziato agrario che si incrociava attraverso matrimoni di amore e di interesse con la borghesia mercantile, allora in piena ascesa. Sia nei formati originali che negli ingrandimenti, si possono vedere i ritratti, individuali e di tutta la famiglia, nelle classiche pose formali. Oppure, è possibile spiare gli esponenti del bel mondo d'allora in particolari momenti della giornata. Le battute di caccia, il riposo durante la villeggiatura, i balli, gli incontri conviviali. Molta attenzione è posta dal FAI al problema dei vestiti e delle acconciature, spie non solo del gusto privato ma anche dell'appartenenza a questo o a quello strato sociale. Una occasione per capire come l'Italia di allora fosse sottoposta a influenze culturali molto diverse, che andavano da quella, preponderante, della Francia a quella dì inarca mitteleuropea. Spazio è dedicato anche ai rampolli, impegnati nei loro divertimenti oppure nelle severe aule scolastiche. La mostra è stata curata da intellettuali come Grazietta Butazzi, storica del costume e della moda, il costumista teatrale Piero Tosi, il critico d'arte Carlo Bertelli e Carlo Sisi, direttore a Firenze della Galleria del Costume di Palazzo Pitti. Apertura tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18, tranne il lunedi. Ingresso a 7mila lire. Informazioni: tel. 0125/77.81.00 Paolo Bricco S. Millilitri <li Savorgntui ili llrazzà (sopra) figli di Franco Arezzo, Palermo, coli. Arezzo