I COLIBRÌy IN MOSTRA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI

I COLIBRÌy IN MOSTRA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI I COLIBRÌy IN MOSTRA AL MUSEO DI SCIENZE NATURALI Sono minuscoli, colorati e iridescenti. Quando volano, le loro ali frullano rapidamente tra i fiori, alla ricerca del nettare, in un. allegro turbinio. Sono un capolavoro della natura: becco sottile, spesso allungato, zampe brevi sotto le quali si celano unghie robustissime. Se ne potranno ammirare centinaia appartenenti alle specie piii diverse, nella bella mostra «Colibrì», allestita al secondo piano del Museo di Scienze Naturali di via Giolitti 3G, nel salone degli affreschi, che si apre al pubblico venerdì 8 ottobre. Gli esemplari esposti appartengono alla collezione Franchetti del Collegio San Giuseppe, che raccoglie oltre mille colibrì provenienti in gran parte dall'America meridionale e centrale, realizzata a partire dagli Anni Venti. l'oco conosciuta anche dagli specialisti, la collezione Franchetti riveste un notevole interesse scientifico per la ricchezza di generi (ben 94) e di specie (226) e per lo stato di conservazione degli esemplari, tutti montati. Le loro piume sono una festa di colori: viola, porpora, blu, verde, arancione, nero si fondono in tante composizioni quante sono le specie che compongono questo gruppo di uccelli, molti dei quali vivono in Alaska o nella Terra del Fuoco. La pubblicazione del catalogo (Aimassi & Levi, 1999), dopo oltre sessantanni dal completamento della collezione Franchetti, rende ora accessibili agli studiosi e agli appassionati tutti i dati relativi agli esemplari e la nomenclatura aggiornata. La mostra, curata da Lisa Levi, conservatore presso la sezione di zoologia del Museo Regionale di Scienze Naturali, con la naturalista Sara Sozzo e l'ornitologo Claudio Pulcher, offre inoltre l'occasione per apprezzare alcune delle più belle illustrazioni dei libri antichi conservati nella Biblioteca del Dipartimento di Biologia Animale e dell'Uomo dell'Università di Torino e del Fondo Massimilia: no Spinola del Museo Regionale di Scienze Naturali. (Nella foto, «Topaza pella», da Monograph of the Trochilidae diJ. Gould, Londra 1861). 1 colibrì non sono soltanto apprezzati da un punto di vista artistico, ma sin dall'antichità sono considerati una sorta di portafortuna e, per la loro bellezza, un ornamento prezioso. Le popolazioni del Centro e Sud America li rappresentavano infatti su ceramiche e monili d'oro e d'argento, associandoli spesso anche alle cerimonie per l'invocazione della pioggia. Dalla metà dell'Ottocento ai primi decenni del secolo le loro piume vennero molto ricercate in Europa per ornare cappellini, ventagli e gioielli, contribuendo all'impoverimento di numerose specie. La mostra resterà aperta sino al 21 novembre tutti i giorni dalle 10 alle 18. Ingresso libero. Info: 011/432.30.80.

Persone citate: Aimassi, Claudio Pulcher, Franchetti, Gould, Lisa Levi, Sara Sozzo, Spinola

Luoghi citati: Alaska, Europa, Londra, Sud America