LONQUICH ILLUMINA LA TASTIERA

LONQUICH ILLUMINA LA TASTIERA ALL'UNIONE LONQUICH ILLUMINA LA TASTIERA Un viaggio nel mondo dei compositori sotto la guida delpianista tedesco IL progetto «La tastiera illuminata» è un ciclo concertistico che l'Unione Musicale ha affidato a uno dei massimi esponenti del pianismo internazionale, Alexander Lonquich (nella foto). Giunta alla seconda edizione, quest'anno «La tastiera illuminata» si propone al pubblico torinese con un doppio incontro che si profila come uno dei più interessanti dell'intera stagione: il primo di questi appuntamenti è previsto per mercoledì 13 ottobre al Conservatorio (ore 21 ), mentre il secondo sarà realizzato in primavera, alla fine di aprile. L'idea di partenza è piuttosto semplice: visto che di questi tempi si fa un gran parlare di filologia, di interpretazioni vicine allo spirito del compositore e di strumenti più o meno originali, può essere utile confrontare in modo ravvicinato le diverse possibilità esecutive. Con l'ausilio di un fortepiano e di un pianoforte, Lonquich propone dunque letture significativamente differenti - talvolta della stessa pagina - originate dal diverso mezzo meccanico e sonoro a disposizione. L'occasione è ghiotta soprattutto perché il pianista tedesco è innanzitutto uno studioso attento e serio: evita cioè le sec¬ che dell'archeologia sterile e un po' presuntuosa - che peraltro guida molti suoi colleghi - per addentrarsi con curiosità in un mondo che oggi può apparire superato e che tuttavia richiede una paziente analisi. Gli autori eseguiti in ognuno di questi incontri - i classici viennesi, e per primo Mozart; ma anche Bach e i suoi figli - effettivamente composero le loro opere per sonorità alquanto distanti da quelle di oggi: il recupero di queste sonorità, e soprattutto del mondo spirituale e ideologico che le ha generate, è compito di ogni interprete attento ai valori culturali della musica che propone criticamente. Sul programma per il concerto di mercoledì al Conservatorio regna qualche incertezza, cosa che aumenta l'interesse e l'aspettativa: è probabile che la scelta cada sul tardo barocco tedesco e sul prediletto Mozart, ovvero il repertorio nel quale ii tocco sensibile di Lonquich e la sua capacità analitica possono esprimersi al meglio. Ulteriori informazioni presso la segreteria dell'Unione Musicale, tel. 011/54.45.23. Alfredo Ferrerò

Persone citate: Alexander Lonquich, Bach, Lonquich, Mozart