SUL PODIO HARDING, BYCHKOV, MEHTA, JANSONS, SAWALLISCH

SUL PODIO HARDING, BYCHKOV, MEHTA, JANSONS, SAWALLISCH SUL PODIO HARDING, BYCHKOV, MEHTA, JANSONS, SAWALLISCH ridottissimo, quale si conviene alla inconsueta serata firmata da Brahms e Rossini. Del primo saranno eseguiti «Liebeslieder» e «Neue Liebeslieder», walzer per quattro voci e pianoforte a quattro mani, del secondo «La passeggiata» e «I gondolieri» dai «Peccati di vecchiaia»; in più si ascolteranno i non noti «Sette quartetti per voci e pianoforte» di Jenner. Illustri gli esecutori: Juliane Banse soprano, Ingeborg Daiu contralto, Christoph Pregardien tenore, Olaf Bar basso, con i pianisti Michael Gees e Wolfram Il 6 febbraio, dopo il successone riscosso a Settembre Musica con l'Orchestra Bavarese, riecco Zubin Mehta con il complesso del Maggio Musicale Fiorentino, con il quale ha una frequentazione di lunghissima data. Oltre a" un omaggio alla musica italiana comtemporanea («Dai calanchi di Sabbiuno» di Fabio Vacchi), risuoneranno al Lingot- to le note della «Sinfonia n. 6 in do maggiore "La Piccola"» di Schubert e la sempre gradita «Prima Sinfonia in re maggiore "Il Titano"» di Mahler. Ed ecco Mariss Jansons, lettone, già allievo di Swarowsky e Karajan, e assistente di Mravinskij. Il direttore artistico dei Concerti del Lingotto, Francesca Gentile Camerana, ne parla con entusiasmo: «Non è molto famoso qui da noi, eppure è stato con Rattle e Barenboim nella terna dei papabili per i Berliner del dopo Abbado». Poiché Jansons arriverà con l'Orchestra Filarmonica di Oslo, la scelta è caduta su Grieg (Lieder cantati dal soprano Barbara Bonney) oltre che su Brahms (la Sinfonia n. 1). Chiusura trionfale il 2 giugno con Wolfgang Sawallisch, il pianista Yefim Bronfman e la Philadelphia Orchestra: il programma contempla Respighi, Bartok e Beethoven. [1. o.l In alto da sinistra Zuhiri Melila, Wolfgang Sawallisch, Libri Zilberstein. A desini, sopra ìejìm Bninfintili, sotto Daniel Harding

Luoghi citati: Oslo