San Paolo e Generali trattano a oltranza di Valeria Sacchi

San Paolo e Generali trattano a oltranza Stretta notturna sull'Ina. Arcuti riunisce nel pomeriggio a Torino anche il consiglio Fideuram San Paolo e Generali trattano a oltranza Senza accordo oggi la contro-Opa Valeria Sacchi MILANO Oggi Sanpaolo-Imi e Fideuram riuniscono i consigli di amministrazione straordinari. Segno che il famoso colpo in canna, ossia la mossa a difesa di Ina e contro l'Opas delle Assicurazioni Generali, è pronto a esplodere. Non a caso, oltre ai consiglieri dell'istituto torinese, convocati per le cinque e mezzo a 'l'orino, si riuniranno un'ora dopo a Roma anche quelli della controllata Manca Fideuram, il veicolo tecnico attraverso il quale, come è noto, verrà orchestrata la risposta a Trieste. La tempistica non è casuale, nel senso che la fine dei consigli dovrebbe coincidere con la chiusura di Piazza Affari, cosicché l'eventuale annuncio di operazioni sull'Ina non interferirà con i lavori di Borsa. Non basta: il consiglio di Sanpaolo-Imi sarà preceduto da un comitato esecutivo. Parallelamente, anche questa 6 ormai cosa nota, vanno avanti lo trattative affidate ai legali delle parti (uno dei professionisti che tratta per Sanpaolo 6 Piergaetano Marchetti) che sono il gruppo torinese e il gruppo triestino. Ma trovare la quadratura del cerchio non è semplice. Molti affermano che lo scoglio sia la Nazionale del Lavoro che Sanpaolo-Imi non è disposto a cedere a terzi, rna si tratta di una semplificazione. In realtà le richieste di Sanpaolo per rinunciare alla lotta e siglare la Grandi: Pace sono alti.': Banconapoli e la quota Ina in Uni, Hnl Vita e Assicurazioni Venezia (piccola compagnia delle Generali che opera prevalentemente nel settore vita), Ina Sim e Banca della Svizzera Italiana. Insomma prezzi pesanti per un gruppo, come Generali, che era già sicuro di avere in tasca la vittoria. In queste ultime ore, comunque, i segnali, veri o fasulli che siano, insistono sulla soluzione pacifica. Una soluzione alla quale, negli ultimi jjiorni, sono cena¬ mente più interessate le Generali. Se infatti non riuscirà a dissuadere il Sanpaolo dal lancio della contro Opa, Trieste di vedrà costretta, come minimo, a dover sborsare non meno di 5000 miliardi in più dei 28.000 previsti por conquistare l'Ina. Ma le ri¬ chieste dei torinesi sono alte, e se non sono finora andate a buon fine è difficile immaginare che i nodi improvvisamente si sciolgano. La notte dunque si preannuncia movimentata. Sono queste le ore cruciali per evitare lo scon¬ tro, e non c'è dubbio che a entrambi gli avversari sorrida la prospettiva di una soluzione amichevole che consenta un finale in pareggio, senza dover spendere troppi quattrini. Ma è appunto su questo pareggio (che del resto lo stesso Umberto Agnelli, uno dei grandi azionisti di Sanpaolo attraverso Ifi-Ifìl, aveva detto due giorni or sono essere l'unico finale accettabile) che finora non è stato trovato un terreno d'intesa. Tuttavia, la fantasia delle diplomazie finanziarie è, come ben noto, infinita. E l'esperienza Alfonso Desiata presidente Generali insegna che sono sempre gli ultimi minuti, soprattutto se accompagnati dalla mancanza di sonno, i migliori consiglieri. Se l'intesa non si troverà, stasera partirà quasi certamente la contro Opa del gruppo Sanpaolo sull'Ina che, secondo ipotesi del mercato, dovrebbe superare di 2500-3000 miliardi il valore dell'Opa di Generali (da cui la stima di un rilancio che costerà a Trieste non meno di 5000 miliardi in più). E si apriranno nuovi scenari. Che ovviamente non escluderanno in senso assoluto la possibilità di composizioni tra le parti, ma la renderanno certamente più difficile. Nulla da segnalare sul fronte Ina, la bella contesa, che continua a guardare con fiducia al Sanpaolo Imi. Da segnalare viceversa la visita a Palazzo Chigi, durata un'ora e mezzo, dell'amministratore delegato di Unicredit, Alessandro Profumo. Un signore che, oltre ad aver fatto molte avances nei confronti di Bnl (d'accordo con un altro grande azionista dell'istituto, il Bilbao y Vizcaya), si prepara forse ad entrare nella partita per la privatizzazione del Mediocredito Centrale. Anche ieri il titolo della compagnia guidata da Sergio Siglienti è stato al centro di scambi vorticosi. Il prezzo finale, pari a 2,9839 euro, si ò riportato leggermente sopra il valore dell'Opas Generali. Prima dell'inizio delle contrattazioni è stato scambiato sul mercato dei blocchi un pacchetto di 13 milioni di Ina, pari allo 0,32% del capitale della compagnia, a 2,946 euro per azione per un controvalore totale di 38,3 milioni di euro. In vista dei consigli del gruppo torinese, Sanpaolo è andato al rialzo dell'1,75% mentre le Generali sono scese dell'1%. Milli A fianco Luigi Arcuti presidente San Paolo-Imi Alfonso Desiata presidente Generali

Persone citate: Alessandro Profumo, Alfonso Desiata, Arcuti, Luigi Arcuti, Manca Fideuram, Milli, Piergaetano Marchetti, Sergio Siglienti, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Bilbao, Milano, Roma, San Paolo, Sanpaolo-imi, Torino, Trieste, Venezia