Da Roma 280 miliardi al Kosovo di Maurizio Molinari

Da Roma 280 miliardi al Kosovo Il premier presenta il suo libro e difende l'Operazione Arcobaleno, Fini attacca: il premier si rivela intollerante di fronte alle critiche Da Roma 280 miliardi al Kosovo Clark e Kouchner a D'Alema: grazie, Italia Maurizio Molinari 11 governo vara questa mattina ur pacchetto finanziario di 280 miliar di di lire destinato alla ricostruzio ne del Kosovo ma il relativo disegno di legge rischia in Parlamento di precipitare al centro della polemica sullo scandalo degli aiuti «Arcobaleno» ai rifugiati in Albania, ieri oggetto di un vivace scambio di battute a distanza fra il presidente del Consiglio, Massimo D'Alema, e il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. Tutto è iniziato quando, durante la presentazione del suo libro intervista sul Kosovo a Palazzo Marini, D'Alema ha difeso a spada tratta il governo davanti alle accuse di sperperi e malagestione nell'operazione «Arcobaleno». «In tutte le iniziative umanitarie è normale un tasso di spreco ed ò normale che qualcosa possa essere rubato, quando si portano delle merci in una zona afflitta dalla miseria», ha detto il presidente del Consiglio scandendo le parole. «Siamo noi che ci facciamo del male da soli, che diciamo che tutto ò uno scandalo ma non è vero» ha tenuto a rimarcare. Parole chiare, forti, tese a difendere «il molo di primo piano svolto dall'Italia nell'aiuto umanitario» davanti ai due ospiti illustri che erano al suo fianco: il comandante supremo della Nato in Europa, generale Wesley Clark, e il rappresentante dell'Orni in Kosovo, Bernard Kouchner. Ma il tentativo di chiudere sul nascere una nuova polemica - alla vigilia della riunione di domani a Bari sulla ricostruzione del Kosovo - è fallito quando da Palermo è intervenuto il presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. «D'Alema dimostra di essere intollerante davanti alle critiche quando parla di "ricerca di scandalo a tutti i costi" - ha detto Fini - perché chiedere informazioni su questi episodi significa chiedere solo trasparenza». «Una risposta esaustiva da parte dol governo - ha concluso Fini - consentirebbe di riguadagnare la fiducia della gente che, altrimenti, in nuove situazioni di emergenza potrebbe defilarsi». Duro anche il Ccd, che invita D'Alema a non «confondere il normale tasso di spreco con il saccheggio continuato e tollerato degli aiuti» e chiede la nomina di una commissione d'inchiesta sull'operazione «Arcobaleno». Con l'opposi¬ zione sulle barricate in Parlamento, il Consiglio dei ministri ha in programma questa mattina l'approvazione - sotto forma di disegno di legge - di un pacchetto di aiuti di 280 miliardi di lire destinati a fare dell'Italia «un Paese protagonista della ricostruzione del Kosovo», come ha sottolineato il ministro del Commerco Estero, Piero Fassino, cui spetterà la gestione dei fondi. Il sottosegretario alla presi- denza del Consiglio, Marco Minniti, illustrando il ddl in Confindustria, si e augurato che «questa agile legge venga approvala rapidamente dal Parlamento» per consentire - come ha sottolineato Franco Bernabò, responsabile della task force sulla ricostruzione - «soprattutto alle piccole e medie aziende del nostro Paese di avere grande spazio nella ricostruzione non solo del Kosovo ma dei Balcani». Ma l'opposizione si è mostrata cauta e ha evitato di raccogliere subito l'invito rivoltole da Minniti. Durante gli incontri con D'Alema a Palazzo Chigi, il generale Clark e Kouchner avevano ringraziato l'Italia per il ruolo svolto sotto il profilo sia militare che umanitario in Kosovo. Comune è stata la valutazione che il principale ostacolo alla ricostruzione dei Balcani rimane ancora la presenza di Slobodan Milosevic alla guida della Federazione Jugoslava. «Non vogliamo l'indipendenza del Kosovo ma un futuro di autonomia è possibile solo senza Milosevic e una classe dirigente compromessa con la pulizia etnica», ha ammonito D'Alema. Massimo D'Alema e il generale Wesley Clark, comandante supremo delle forze alleate in Europa, ieri a Palazzo Chigi in occasione della presentazione del libro del presidente del Consiglio «Kosovo, gli italiani e la guerra"