Veltroni medio fra Blair e Jospin di Antonella Rampino

Veltroni medio fra Blair e Jospin Il leader Ds a Parigi incontra il premier socialista. E nasce un giallo sul «progetto Ruffolo»anticipato a sorpresa ai francesi Veltroni medio fra Blair e Jospin «Quarta via? Macché, semmai sarà la Seconda» Antonella Rampino invialo a PArTgÌ Sull'aereo di ritorno da Parigi, Walter Veltroni si appisola su gli allori, perché gli è appena andato a sogno un colpo: ha poggiato di prima mattina sul i avolo di Lionel Jospin, a Palais de Matignon, il progetto di nuova sinistra, elaborato nell'arco di un intoro anno da Giorgio Rui'folo. Quel progetto sulla base del quale, di lì o poco, il segretario del partito socialista francese Francois Hollande gli darà il via libera perche Veltroni stesso si faccia da mediatore, per cosi dire, tra la 'l'orza Via neo-liberista di Blair e Schroedi.'i, e quella assai più di sinistra di Lionel Jospin, la cui nuova politica è definita dal distico «Verso un mondo piti giusto», Un successone, segnato pubblicamente: dal sorriso col quale Hollande, nello spiegare cosa esattamente significasse questo mandato per il quale gli italiani stileranno una proposta di intenti per offrire una via unitaria all'Internazionale socialista, convocata in pompa magna tra il 7 e il IO di novembre a Parigi, previsto anche l'ingresso di Nelson Mandela e di Yasser Andai, ha ineffabilmente fatto notare che «Walter sta lavorando alla sua propria Terza Via», li cosi, (piando a un giornalista italiano viene in mente che, essendo la Terza indissolubilmente, simbolicamente legala a Tony Blair, questa veltroniana forse potrebbe essere una Oliarla Via, Veltroni un po' si arrabbia, li manda Polena ad argomentare, «ma no, scusa, come la Oliarla? Sem mai sarà la Seconda, che ne so, la Terza parallela...». Di certo, quello messo a segno ieri è un bel colpo. La visita a Matignon di quello che è ancora il più forte partilo di centro-sinistra in Europa, stavolta, non e un semplice roadshow. Stavolta, e Veltroni che da una mano a Jospin, la cui politica di sinistra ha finito per isolare la Francia di fronte all'asse Blair-Schroeder. il fronte della rottura (che e anche interno alla slessa Francia, dopo la marcia dei trentamila piccoli imprenditori) è la famosa legge Aubry sulle 35 ore: se ne è parlato anelli' con Jospin, anche con Hollande. li Veltroni ha ribadito quel che va dicendo da giorni, e cioè che ogni Paese ha economie più o meno (nel caso dell'Italia, meno) compatibili con le .'(fi ore, ma con una sfumai uni in più. Ovvero, che ridurre l'orario di lavoro e all'ordine del giorno anche in Italia, «perché e cosa alla quale la sinistra non può rinunciare», li d'accordissimo sono stati Jospin e poi anche Hollande nel rilevare la necessita di incontri comuni, annuali, a partire dal prossimo giugno, e soprattutto di presentarsi con un progetto unitario dei parliti europei che aderiscono all'Internazionale socialista: e il famoso documento sul (piale Veltroni ha avuto mandato, e che sarà discusso a Parigi già il 17 ottobre. «Oliando hanno visto il nostro Progetto, beh, sono rimasti impressionati: perche esso si pone come mediazione tra le posizioni del pari ito democratico americano, e la Terza Via di Blair e Schroeder», dice Valdo Spini. Perché poi, l'altra novità simbolica e sostanziale di questo viaggio a Parigi, è che c'erano anche un socialista, il laburista Valdo Spini, e una donna, Barbara l'olla strini, nella delegazione che è stala ricevuta dal partito socialista francese, dando così corso concretamente, e subito, a quanto contenuto nella mozione che Veltroni presenterà al congresso del suo partito: pari dignità con la sinistra, cioè con Botteghe Oscure, delle1 altre forze riformiste, socialiste, liberaldemocratiche, cristiane. Cosi, all'insaputa dell'autore, le sessanta cartelle del «Progetto» sono state anticipate ai francesi. Quel progetto, comunque, è già un caso: perché alla direzione nazionale dei diesse, sabato scorso, agli 00 presenti era stata consegnata copia numerata, obbligatoriamente e prontamente ritirata dal servizio d'ordine a fine riunione. Ruffolo ne aveva poi letto dal podio solo qualche titolo, e ai giornalisti collegati con la riunione a circuito chiuso, dal tavolo di presidenza Alfredo Reichlin aveva detto «non pos¬ siamo darvela, perché lo sciopero dei poligrafici impedisce l'uscita di due quotidiani romani». Da quel momento, dopo che Veltroni ha corretto il tiro, «ma no, vogliamo solo rifletterci meglio, e magari fare qualche correzione», lo CO cartelle del Progetto sono rimaste segrete, e verranno rese pubbliche solo stamattina. Contengono, in buona sostanza, la strategia d'attacco del socialismo alla mondializzazione in 10 punti programma¬ tici. Naturalmente, si parla del passaggio dal Welfare State alla Welfare Society, di come garantire l'accesso al lavoro con i nuovi assetti che il mercato del lavoro si sta dando. Ma, soprattutto, si parla dell'Europa come degli Stati Uniti d'Europa, un grande disegno per il quale l'Unione dovrebbe dotarsi di una forza di difesa propria, a disposizione dell'Onu. E questo, è facile capirlo, ai francesi è piaciuto moltissimo. Il leader della Quercia dovrà trovare un punto d'incontro tra il neo-liberismo anglo-tedesco e la linea assai più di sinistra del primo ministro francese Il segretario dei Ds Walter Veltroni e, da sinistra, il primo ministro britannico Tony Blair e il premier francese Lionel Jospin