«Una ridicola storia di pataccari»

«Una ridicola storia di pataccari» L'EX SEGRETARIO PCI: NOI PRENDEVAMO SOLDI DALL'URSS, LA DC DALLA CONFINDUSTRIA «Una ridicola storia di pataccari» Natta: vendevano segreti già pubblicati sui giornali intervista Maria Teresa Meli ROMA ALESSANDRO Natta, HI anni, nel Pei dal '15, numero uno di Botteghe Oscure dopo la prematura scomparsa di Enrico Berlinguer, fornisce una lettura particolare di quella chi: definisce «una ridicola storia di spie e spioni pagati per fornire notizie che già erano pubblicate sui giornali». Onorevole Natta, non lo pare di minimizzare eccessi v.i meni e la vicenda? «Ma gli spioni ci sono in tutti i Paesi e chissà quanti cu ne sono iincora in Italia. Otti ci stiamo scandalìzzando per questa storia (piando qualche giorno la la signora Thalchcr ha pubblicamente ringraziato Pinochet perché lo ha garantito un'azione di controspionaggio in Argentina durante la guerra delle Malvinas. Di che cosa ci turbiamo, di quattro signori che raccoglievano un po' di chiacchiere qua e là? Pensi allora ai nostri servizi, che sono sempre stali a disposizione degli alleati, si faccia raccontare da Andreotti perché nel '70 non fece il presidente del Consiglio dal momento che il generale Miceli non gli aveva dato il nulla osta di affidabilità». Calma, calma, non le sembra di confondere le acque così? Non è solo in Italia che ci si scandalizza, come dice lei, anche negli altri Paesi sta scoppiando un pandemonio. «Io non voglio minimizzare perché si tratta di Kgb. Anche la storia della Gladio, per esempio, mi faceva ridere, non sono inai riuscito a pron- derln "Box serio. A che cosa serve lo spionaggio politico? A svelare segreti banali e superficiali, già pubblicati sui giornali? Mi ricordo che una volta a Botteghe Oscure individuammo delle spie. Le abbiamo cacciate, poi quando abbiamo scoperto di quali informazioni erano entrate in possesso ci siamo sbellicili i dalle risate, No, é un altro tipo di spionaggio quello serio, lo spionaggio industriale, quello che serve per carpire i segreti di una nuova arma. Se delle spie venissero in Italia per scoprire come si fa il gorgonzola farebbero una cosa più seria dei loro colleghi che si occupano, che so, ili sa|iere se D'Alema vuole fare il partito del presidente». Veramente i servizi segreti dol Kgb non si occupavano solo di venire a conoscenza delle ambizioni dei nostri leader politi- «Ma scusi, é una notizia che Armando Cossutla ancora negli Anni HO avesse buoni rapporti con l'Urss? Vedo che oggi se ne parla con grande stupore. Ma se lo sapevano tutti». A proposito di Cossutta, lui spiega le vicende parti¬ colari di quegli anni, e corti rapporti della sinistra, sostenendo che voi dol Pei vi aspettavate un golpe di destra. Giustifica determinati atteggiamenti dui comunisti spiegando che vi difendevate «dai colpi di Stato». «Ma quale golpe, chi lo ha mai temuto! Di certo noi comunisti non vivevamo nel terrore. L'Italia non era esposta a colpi di Stato come la Grecia». Bè, il senatore Cossiga parla del passato come di un periodo in cui si era sull orlo della guerra civile. «Evidentemente io ho vissuto in un altro mondo. Oppure non sono portato alla dietrologia, insomma non sono un tipo che grida al complotto. Per esempio, non mi scandalizzo nemmeno del fatto che taluni presidenti del Consiglio siano stati tenuti all'oscuro di questa vicenda del Kgb». Davvero le pare normale? «Ma sì, come non mi sono scandalizzato del fatto che negli anni della solidarietà democratica, quando noi sostenevamo il governo Andreot ti, e si affrontava il problema della riforma dei servizi, non ci dissero niente di Gladio Era normale. Mi ricordo per esempio che a Fanfani non veniva mai detto nulla su materie del genere perché non era ritenuto affidabile...»:. Tornando al Pei, pare che foste spiati anche voi dai sovietici. «E che avevano bisogno di spiarci? Ma figuriamoci. Le cose importanti tanto poi vengono fuori lo stesso, le pubblicano i giornali, per esempio la storia dei soldi...». Che voi prendevate dal- l'Urss. «E la De li prendeva dalla Confindustria. Ma era una cosa normale. Venivano finanziati i partiti per ragioni politiche di carattere generale, non come è successo dopo che i politici venivano corrotti per fare determinati favori». Insomma, meglio il «segreto» del gorgonzola della lista con i nomi degli «spioni»" del Kgb? «Spioni, chissà quante patacche ci venderanno ancora». «Fatevi raccontare da Andreotti di quando (nel'70) non diventò premier perché il generale Miceli non aveva dato il nulla osta agli Usa» «Che notizia è quella sui rapporti di Cossutta con i sovietici negli Anni 80? Lo sapevano tutti Perché stupirsi?» r ' — ■ «Lo spionaggio politico non serve a nulla Cèchi si scandalizza mentre la Thatcher ringrazia Pinochet perle controspie mandate in Argentina» Da sinistra: Armando Cossutta e Alessandro Natta, segretario Pei dopo la morte di Enrico Berlinguer Sopra, l'ex presidente Francesco Cossiga

Luoghi citati: Argentina, Grecia, Italia, Roma, Urss