Continua la carica del Diesel cuore più leggero per la 206

Continua la carica del Diesel cuore più leggero per la 206 Peugeot: c'è un moderno 1900 turbo con il Common Rail Continua la carica del Diesel cuore più leggero per la 206 LUSSEMBURGO A 16 mesi dall'avvio della produzione (maggio '9(5) e a un anno dall'introduzione in Italia, la Peugeot 206 è già stata costruita in oltre 570 mila unità, 60 mila delle (piali commercializzate nel nostro Paese. Vettura di notevoli qualità e di grande successo (qualche giorno fa ha sorpassato in un confronto allo spasimo la Clio, sua rivale per eccellenza, conquistando in Francia la "coppa del mondo titilli: vetture da città" del settimanale AutoPlus), è stata però proposta finora soltanto con motore Diesel aspirato di quasi 1.9 litri, 70 Cv e 161 km/h, scelto dii un (juinto degli acquirenti italiani. Dopo essere stillo utilizzato sulle berline 406 e 306, ora anche lii "piccola" riceve il turbodiesel lll)i a iniezione diretta Common Rail, immutato nella cilindrata di 1.997 ce, ma leggermente depotenziato, per l'assenza dell'intercooler, fino a 66 kW/90 Cv a 4.000 giri, con 205 Nm/21,4 kgm di coppia massima a 1.900 giri e prestazioni di assoluto rilievo: 180 km/h, appena una dozzina di secondi per scattare da 0 a 100 km/h. Merito di un peso più contenuto, circa 11 quintali. Fugando i timori di chi, soltanto un anno fa, paventava difficoltà nella diffusione del Common Rail per produzioni di larga diffusione, questa tecnologia proposta per la prima volta dal Gruppo Fiat (Alfa 156) e poi da Mercedes si sta diffondendo a macchia d'olio: la troviamo dunque nel segmento B, settore di mercato dai grandi numeri, dalla Punto alla 206 o alla Seat Ibiza. L'iivvio della commercializzazione in Italia della 206 HDi Common Rail è previsto in gennaio, con prezzi di poco superiori ad un paio di milioni di lire rispetto ai Diesel aspirati. Si partirà, infatti, dai 26,5 milioni di lire (13.686,11 euro) per la 206 XS HDi tre porte per arrivare ai 27,8 milioni (14.537,50 euro) della XT HDi cinque porte. Un milione in meno per la stessa versione, con carrozzeria a tre porte. Confermando la bontà delle prestazioni, in termini di erogazione di coppia e dolcezza di funzionamento, tipiche dei Diesel che adottano tale tecnologia, od in particolare quello ormai collaudate del DW10 TD del Gruppo l'SA, la 206 HDi si rivela piacevole su ogni tipo di strada con una elasticità di marcia ed una prontezza di reazione che non fanno certo rimpiangere le migliori motorizzazioni a benzina, anzi. Le dotazioni sono valido già nell'allestimento XS (climatizzatore, alzacristalli elettrici, chiusura centralizzata con radiocomando, airbag guidatore, fendinebbia, immobilizer, volante e sedile del guidatore regolabile in altezza, sedilo del passeggero modulabile e posteriore sdoppiabile 40/60). La 206 HDi regala al guidatore non soltanto buone prestazioni, per una "piccola a gasolio", ma anche notevoli livelli di sicurezza dinamica e consumi interessanti, considerato che con un litro, nel ciclo misto, si percorrono una ventina di km. E, ciliegina sulla torta, proprio nel weekend riparte l'avventura Peugeot nei rally mondiali con lo 206 WRC al Sanremo. [g. m.l

Luoghi citati: Francia, Italia, Lussemburgo, Sanremo