Piccolo piace

Piccolo piace Piccolo piace Mercati europei così la tendenza Alberto Bellucci «Ma chi l'ha detto che lusso vuol dire soltanto auto grandi?». Alla Mercedes se la ridono di gusto, sventolando le ultime statistiche delle vendite in Europa: nei primi otto mesi '98 una piccola è balzata al comando delle bestseller di Stoccarda, per la prima volta nella storia della blasonata marca tedesca. A tutt'agosto sono state consegnate 120.883 Classe A (una vettura lunga appena m 3,58, oltre 20 cm in meno della Punto) ontro le 113.779 Classe C, modello di rn 4,52, tradizionalmente il piatto forte. D'altronde, girando per il Salone di Francoforte, questa «voglia di piccolo» era chiaramente avvertibile. La manifestavano apertamente le stesse Case con una messe di novità - mai viste insieme tante «piccole» nuove o rinnovate - ma altrettanto evidentemente la esternava il pubblico che andava a caccia delle stesse quando sullo stand non apparivano. Come è il caso della Bmw - tenacemente abbarbicata, insieme a Volvo, alle auto medio-grandi in attesa della futura Mini da produrre in condominio con Rover - o della Opel. Questa proporrà nel 2000 sia il rinnovo dell'ormai stagionata Corsa, sia il aancìo,della «Minimonovolume» (non è uno scioglilingua) nata grazie alla collaborazione con la giapponese Suzuki, che di questo genere di veicoli tuttospazio ha fatto un cavallo di battaglia. Battezzata Agila, la vettura verrà commercializzata nella prossima primavera. Sarà prodotta in Polonia nel nuovissimo stabilimento Gm di Gliwice, realizzato secondo il modello di quello altrettanto moderno - di Eisenach nell'ex Germania comunista, con un avanzato sistema di verniciatura e galvanizzazione che consenti rà di garantire la vettura per 12 anni contro la corrosione passan te. Lunga 3 metri e mezzo (poco più della Panda) e a cinque porte, compreso un grande portellone posteriore, l'Agila avrà però una capacità di trasporto persone un po' ridotta: come la piccola Twin go della Renault sarà omologata per soli quattro posti. I motori derivano dai nuovi Ecotec pluri valvole già impiegati per la Corsa rispettivamente a 3 cilindri (1000 ce) e a 4 (e in questo caso la cilindrata sale a 1200 ce). Ma, Agila e Mercedes Classe A a parte, non sono davvero le monovolume più compatte a «turare» il mercato delle piccole in Europa. Dove queste ultime predominano (e cioè nei Paesi latini Francia e Italia in testa) spadroneggiano i modelli di tipo classico: la Punto come la Clio, la Fiesta come la Polo. E' che questi modelli piacciano sempre più lo dimostra non soltanto il maggior interesse dei costrut tori por i segmenti A e B (quelli delle piccole) ma anche e soprattutto il boom delle vendite dei modelli nuovi o più recentemente rinnovati: in particolare, l'«effet to novità» ha un enorme valore trainante nel B (proprio quello della Punto). Le francesi Renault Clio e Peugeot 206 sono, peresempio, balzate nei primi otto mesi di quest'anno rispettivamente da 272 a 333 mila consegne e da 30 mila (le vendite della vecchia Peu geot 205) a 288 mila. Ma la nuova Punto, da parte sua, sta facendo ancora meglio: in poche settimane ha già superato le 145 mila prenotazionie la sua produzione sta salendo a ritmo crescente. A partire da novembre nei tre stabilimenti di Melfi, Mira fiori e Termini Imerese verrà rag giunto il ritmo di 3000 vetture al giorno, mentre per il 2000 il prò gramma è di superare le 600 mila vetture prodotte. Il che farà pre sto della Punto la regina nel suo segmento. E non solo in esso. Una tradizione, da quasi 30 anni, quel la di bestseller europea per tutte le Fiat del segmento B.

Persone citate: Alberto Bellucci, Classe C, Corsa, Mercedes Classe

Luoghi citati: Europa, Francia, Francoforte, Germania, Italia, Melfi, Polonia, Stoccarda, Termini Imerese