I SEGRETI DI PORTELLA
I SEGRETI DI PORTELLA A 50 ANNI DALIA STRAGE I SEGRETI DI PORTELLA Nicola Tranlaglia UN'AFFOLLATA assemblea di sindaci del Palermitano (San Giuseppe Jato, Piana degli Albanesi, Partinico, Cattisi, Aliamo, Terrasini e molti altri) e di familiari delle vittime ili stragi maliose dal l'/ii al l%() che si è tenuta a Palermo, li a riservato alcune sorprese a chi veniva dal Nord. La prima consiste in una legge appena approvata dalla Regione Siciliana con l'apporto determinante e congiunto dei Democratici di sinistra e di Alleanza nazionale, che fìssa lilialmente norme efficaci per combattere la mafia negli appalti e rie onoscere, dal punto di vista politico e istituzionale, il diritto dei familiari delle vittime di malia ad essere risarciti della società, E la prima volta die questo avviene dopo proposte e discussioni che in Sicilia erano incominciate nel 1960 ina i he erano sempre state bloccate. La legge attribuisce un risarcimento poco più che simbolico ma politicamente importante alle famiglie di *>2 dirigenti politici e sindacali uccisi dalla malia in quindici anni: ci sono tra loro i se-ilici assassinati il I maggio 19-17 a Portella delle Ginestre dalla banda ili Salvatore Giuliano. I familiari hanno costituito da due anni l'associazione "Non solo Portella-' che lotta perché anche le vittime del periodo successivo, che va dal I960 a oggi, abbiano il medesimo riconoscimento. E questo, di fronte a una società siciliana che di frequente in passato ha isolato o dimenticato le vittime e le loro famiglie, e un grande passo avanti che non bisogna sottovalutare. Il fatto poi che la legge sia stata approvata a grandissima maggioranza ioti l'apporto di forze politiche ili destra e ili sinistra, deve (arci riflettere sulle possibilità che si aprono nel nostro Paese se si crea la volontà concreta di recuperare, pur ila punti di vista differenti, la memoria storica di un diffìcile passato. La seconda sorpresa e meno positiva. In quell'assemblea i familiari delle vittime hanno ricordato che, dopo una loro richiesta, l'allora presidente del Consiglio Prodi inviò ai ministeri italiani una direttrice perché fosse tolto il segreto ai documenti i he riguardavano le stragi mafiose di quel quindicennio. Alcuni ministeri (come quello dell'Interno) risposero e inviarono all'associazione i documenti disponibili. Ma nulla hanno fatto il ministero della Difesa e i nostri servizi di sicurezza. Perciò l'assemblea ha votato alla fine un ordine del giorno inviato a Massimo D'Alema per chiedergli di riprendere quella battaglia e portarla a termine. Che senso ha oggi tenere ancora segrete e inaccessibili le carte di Portella delle Ginestre? Io non ne vedo alcuno.
Persone citate: Massimo D'alema, Portella, Portella Nicola, Salvatore Giuliano
Luoghi citati: Palermo, Partinico, Piana Degli Albanesi, San Giuseppe Jato, Sicilia, Terrasini
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