PRIGIONIERE DEL DIAVOLO

PRIGIONIERE DEL DIAVOLO PRIGIONIERE DEL DIAVOLO Vendicatrici sterminatrici, barricadere così hanno trasformato la società Giorgio Calcagno CI sono anche le donne cattive, nell'altra meta del cielo. Liliana Madeo ne conosce tante. Donne Ispietate, come la friulana Rina Fort, che una sera del 1946, a Milano, uccide con una barra di ferro la compagna legittima del suo amante, venuta dalla Sicilia a riprenderselo, insieme con i tre bambini. Donne sporcaccione, come la beneventana Anna Fallarino, nella Roma degli Anni 60, che accetta di assecondare le piCi turpi fantasie del marito, il marchese Casati Stampa, accoppiandosi davanti a lui con bagnini, camerieri, militari, pur di continuare a I vivere nel suo mondo dorato. Donne avide, come la diciottenne vercellese Doretta Graneris, capace di sterminare la famiglia per prendere l'eredità. Ma c'è una specie di cattive più inquietante ancora: cosi perverse da credere nella liberazione della donna. Non accettano più le regole imposte dal maschio, che ha riservato per sé tutti i ruoli, vogliono il loro spazio. E queste, la giornalista scrittrice che ha attraversato gli anni duri del femminismo, le conosce tutte. Nel suo album c'è Claudia Balsamo Ceppi, la studentessa milanese del Perini finita sotto processo nel 1965 per aver pubblicato, sul giornaletto del liceo, le opinioni proibite delle compagne sul sesso e i rapporti matrimoniali. Ce la

Persone citate: Anna Fallarino, Casati Stampa, Claudia Balsamo Ceppi, Doretta Graneris, Giorgio Calcagno, Liliana Madeo, Perini, Rina Fort

Luoghi citati: Milano, Sicilia