NON SI SALVA NEPPURE LA CARITÀ
NON SI SALVA NEPPURE LA CARITÀ GUMrnxEiiE discariche NON SI SALVA NEPPURE LA CARITÀ Leonardo Zega LO ha già lodevolmente rilevato ieri Domenico Rosati su Avvenire, ma conviene insistervi: anche la solidarietà, per non essere fraintesa, manipolata, dirottata addirittura per le vie del crimine, ha bisogno di prudenza gestionale, di trasparenza, di professionalità. E' il caso dei famosi containers abbandonati a se stessi in Puglia, dei saccheggi avvenuti in Albania e più recentemente della Caritas, inconsapevolmente coinvolta nello sperpero di quegli aiuti umanitari finiti prima nelle spire della camorra e poi nelle discariche, tra i rifiuti. Tristissimo spettacolo, ma spettacolo comunque e quindi merce preziosa per informatori faziosi o semplicemente avidi di ascolto. Hai voglia a spiegare, dopo, che in tutto questo la Caritas non c'entra e la Missione Arcobaleno neppure; che da tempo, conoscendo le male inclinazioni della natura umana e la precarietà dell'ordine pubblico, le organizzazioni di volontariato si sono premunite, tìan dosi regole precise. Troverai sempre chi pesca nel torbido, chi fa (.fogni erba un fascio, chi non aspetta nemmeno che piova per gridare «governo ladro». Alla fine, la brava gnu e che, con sacrificio personale, ha aderito al richiamo della solidarietà, conclude: «In questo Paese tutto va a rotoli. Non si salva neppure la carità!». E' cortamente una conclusione esagerata e ingiusta, ma perché miti dovrebbe essere il normale cittadino, di cuore | generoso per di più, ti usare moderazione e fare le debiti distinzioni, quando altri, più in vista di lui, si tuffano nel marciume, non per far luco e chiarezza, ma per trarne una risata o uno sberleffo davanti a milioni di telespettatori? S'è detto altro volto: in Ita- lia non è la Costituzione, non è lo Stato con la maiuscola che non funziona, è la «manutenzione» ordinaria della cosa pubblica che fa acqua da tutte le parti. Manca quella normalità, tanto cara all'on, D'Alema che ci ha scritto su un libro prima di diventare Presidente del Consiglio. Manca la possibilità di decisioni rapido ed efficaci, mancano responsabili dotati dei necessari poteri e poteri bilanciati da preciso responsabilità. Una miscela che, nei casi di emergenza, diventa esplosiva. Tutto questo crea problemi seri tinche al volontariato, e a quanti - e sono moltissimi in Italia - credono ancora alla sua insostituibile funziono. Eccolo dunque il risultato: un Paese dal cuore grande, frustrato dall'incuria di chi lo gestisce e dalla protervia di quattro profittatori. Rac coglierà finalmente qualcuno la lezione dello amare esperienze di questi giorni?
Persone citate: D'alema, Domenico Rosati, Leonardo Zega
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