intervista

intervista intervista Brunella Ciulllni FIRENZI Un anno dopo, rieccolo. Alessandro Del Piero è di nuovo a Coverciano. Il look è cambiato, niente più basette ma un'ombra di barba che un poco lo invecchia, però la Luta che indossa è sempre la s'essa che aveva prima di (pie) maledetto infortunio alla gamba sinistra: una tuta azzurra, il colore della Nazionale. Nienti;, insomma, sembra cambiato rispetto a dodici mesi fa, anche il corteggiamonto dei «media» è sempre lo stesso, corteggiamento serrato, continuo, l'orche Del Piero e Del Pieroc fa notizia comunque. Specialmente adesso che è tornato in azzurro, Ira la gioia di molti e lo scetticismo di tanti altri. E con la grande voglia, da parte sua, di dimostrare che la stella è pronta a brillare di nuovo. Alessandro, la sua presenza qui fa discuterci. So n'è accorto? «Se sono qui e perché lo inerito. E la stessa cosa vale per lutti gli altri miei compagni». E' una risposta a chi ha arricciato il naso davanti a cosi tanti bianconeri in Nazionale? «A parte' il l'atto che .sei juventini in azzurro rappresentano un buon segno e che a queste convocazioni solo /.olì deve rispondere, non credo che Iti Juventus stia facendo cosi male». Aveste perso a Lecco o domenica avete vinto con fatica col Venezia. «Gin, pero la classifica non è così tremenda, Malgrado qualche problema e difficolta siamo sempre li e questo ci permette di guardare al futuro con ottimismo. Oltretutto mi pare prema turo parlare del campionato». Tra i bianconeri in azzurro manca poro Tacchinardi: sorpreso di non trovarlo qui? «Alessio ha fatto mollo bene

Persone citate: Alessandro Del Piero, Brunella Ciulllni, Del Piero, Del Pieroc, Tacchinardi

Luoghi citati: Coverciano, Lecco, Venezia