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Del Piero non si sente un raccomandato DOPO IL FANTASISTA DELLA JUVENTUS SI CANDIDA PER UN POSTO f Del Piero non si sente un raccomandato «Sono qui perché lo merito » l'inora, non deve considerare questa sua mancata convocazione come una bocciatura, sono corto che continuerà ad essere seguito». Porche la sua convocazione ha fatto tanto rumore? «Perché manco in azzurro da un anno. Semplicemente per questo». Avverto scetticismo e impazienza nei suoi confronti? «Avverto la solita grande attenzione e non mi dispiace, significa che la gente mi stima». Si attendeva questa chiamata da Zoff? «Gi speravo». Ma lei come sta? «Sto bene e sono pronto. Lo oro anche un mese fa, non ci fu rifiuto da parto mia. Ne parlai con Zoff e fu lui a decidere sulla base delle mie indicazioni». E ora cosa si a spi : t.t a? «Non sono qui per fare una semplice apparizione ma per impegnarmi e per giocarmi il posto un anno dopo l'ultima volta. E accetterò con serenità qualsiasi decisione da parte di Zoff». Comunque Totti ha dovuto andarsene per infortunio. «Mi dispiace per lui, che sta facendo molto bene e merita riconoscimenti ed elogi; ma io non faccio il gioco sugli infortunati». Secondo lei gli allenatori hanno ripreso a dare libertà ai numeri 10? «Non lo so. Però si sono accorti che stiamo facendo bene. D'altronde i numeri 10 sono giocatori bravi e completi». Vieri riuscirà a vincere il Pallone d'Oro? «La concorrenza ò tanta, sarà dura per lui». L'ultima volta che lei ha giocato in Nazionale è sta¬ «Ricordo, ma non posso ovviamente promettere tanto, anche so so bene che la gara di sabato in Bielorussia è decisiva. Posso dire però che alla Nazionale tengo tantissimo e che la qualificazione ai prossimi Europei sta in cima ai miei pensieri. Mi manca un grande successo azzurro, sarebbe il perfetto coronamento alla mia carriera». Il «nuovo» Del Piero, quello del contratto plurimiliardario, quello del dopo-infortunio, dà l'impressione di essere meno sbarazzino e decisamente più maturo. Lui dice di non aver perso il gusto del gol e la Nazionale potrebbe aiutarlo a dimostrare che è sempre il campione osannato, vezzeggiato, coccolato. Ma se non gioca? to nell'ottobre scorso, a Udine: l'Italia batté la Svizzera con una sua doppietta.