La Schiffer è gelosa «Via Elle o non sfilo» di Antonella Amapane

La Schiffer è gelosa «Via Elle o non sfilo» Parigi, la top dà forfait a Valentino La Schiffer è gelosa «Via Elle o non sfilo» Antonella Amapane inviata a PARIGI E no, se c'è lei non sfilo». Claudia Schiller fa i capricci, punta i piedi, e all'ultimo momento dà forfait a Valentino. Tutta colpa di Elle McPherson che siede in prima-fila con il figlioletto Flynn. «The Body», è stata fidanzata tre anni con l'antiquario inglese Tini Joffreis, nuovo amore della gelosissima Claudia. Inviperita anche dal fatto che lui - intimo del clan Valentino (la loro love story è nata quest'estate sulla barca dello stilista) - non rinuncia a coderei il defilé. L'incontro fra i due «ex» avviene platealmente fra baci e abbracci immortalati dai flash. Gli stessi che bombardano il piccolo - nato 18 mesi fa fa dal matrimonio fra Elle e il banchiere Archie Bousson - neanche fosse una star in miniatura. Claudia doveva indossare gli abiti più significativi della collezione. Tre capi storici, rieditati a tiratura limitata (2000 pezzi): il cappotto di cachemire bianco annodato sotto il seno che lo stilista creò nel '64 per il viaggio di Jackie Kennedy in Cambogia; i pantaloni a balze di organza e lo spolverino zebrato sfoggiati nel '67 ila Verushka, top simbolo degli Anni Settanta. Ma la presenza di Elle ha fatto perdere le staffe alla top tede sca che si è limitata ad accompagnare Tini in macchina al Carrousel du Louvre: lui è sceso col muso lungo, lei ha proseguito più furiosa che mai. Oggi, Claudia sarà la testimonial di Bulgari e si saprà il seguito della querelle. «Valentino non è in vendita. Non lo cediamo neanche se ci offrissero una cifra esorbitante. Rappresenta la griffe principale su cui basiamo la nostra strategia di sviluppo», sottolinea Maurizio Romiti, presidente di Hdp, soddisfatto degli applausi che scatena la sfilata. Inno alla femminilità moderna col volto di una Lauren Bacali del Duemila. La impersona Tessa, filiforme e biondissima olande¬ se. Regale negli chemisier di tulle e trine incrostati di fiori; leggera negli chemisier a [xiis dagli orli punteggiati con inserti di triangoli sbiechi. Jeune filles proustiane, sigillate in pantaloni di macramè bianchi, mosaico di mughetti e frange di jais. 11 vezzo di piccoli prati per borsetta. Valentino - che festeggerà l'anno prossimo 40 anni di camera - cita sè stesso nei modelli del passato. Ma sogna anche un guardaroba romantico per il futuro. Ogni modello è mettibile. Dai tween set di pizzo cosparsi di boccioli, alle sottovestishatush, in sottile cachemire e merletto, fino alle sottane corolla, trattenute da un nodo sul sedere. La stessa cosa non si può dire di Dior, puro esercizio di creatività fine a stessa. Prendete Hermes, siringatelo con una dose da cavallo di ecstasy e avrete l'ultimo Dior-Galliano, costellato di spudorate «batton-chic» in tenuta da cavallerizza: capelli insta, stivali a trampolo, lilliputziani short di jeans, top foulard invasi da staffe, borsa a sella. Finito l'effetto dell'allucinogeno ecco la fase down: con sublimi guerriere febbricitanti, tiratrici di scherma e giovannc D'Arco in corsetto e sottane sottosopra, sghimbesce, eppure di rara perfezione. Colonna sonora: colpi di spada e chiavistelli arrugginiti provenienti da una stanza delle torture medioevale. Gran finale con fantine-domatrici in toilette tapezzeria, frusta e numero dipinto in fronte, rome purosangue. Impagabile show, suddiviso in tre stanze del museo .leu de Pomme, con piccoli palchi rialzati per passerella che nascondono pericolose fosse buie. Percorsi modaioli di guerra dove piombano rovinosamente un paio di inviate. L'Hermes originale, firmato Margela, è sicuramente più giudizioso: scandito da pratici soprabiti in gabardine tagliati a kimono, scarpe da ginnastica in pelle per passeggiate nel bosco, pantaloni e magliette in jersey con maniche amovibili. ri cura di Marcello Loffredl Un modello di Valentino presentato ieri a Parigi

Luoghi citati: Cambogia, Parigi