Apre il corridoio terrestre fra i 2 «Stati» palestinesi di Aldo Baquis

Apre il corridoio terrestre fra i 2 «Stati» palestinesi Accordo nella notte, destra israeliana furibonda. Ma il viaggio da Gaza alla Cisgiordania non sarà facile Apre il corridoio terrestre fra i 2 «Stati» palestinesi Aldo Baquis Il I AVIV La realizzazione degli accordi israelo-paleslincsi ha compiuto ieri un salto di (inalila con la firma di un accordo atteso da cinque anni sull'istituzione di un corridoio terrestre fra Gaza e In Cisgiordania. In virtù di questa intesa - confermala di recente nel memorandum di Sharm-ol-Shoikh - i palestinesi di Gaza saranno liberi di visitare i loro congiunti in Cisgiordania (e viceversa), per la prima volta dal 1994. Nella cerimonia della firma, il ministro israeliani) (lolla Sicurezza Interna Shlomo Ben Ami ha cercalo di smorzare le veementi protoste della destra sostenendo che «Israele non ha in alcun modo rinuncialo né alla propria sicurezza né alla prò pria sovranità». I) I.ikud tomo invoce che sia avvenuto proprio Toppo sto, olia accusalo il governo di Eliuil Barak di aver fallo «bancarotta». Por i palestinesi, i trasferimenti fra Gaza e la Cisgiordania non saranno comunque una scampagnala. Dovranno infiliti fan: richiesta al ministero palestinese per gli Affari Civili di una speciale tessera magnetica (valida un anno) che sarà rilasciala congiuntamente da israeliani e palestinesi. Israele mantiene dunque un potere di voto sul transito sul suo territorio di persone sgradite. Tra queste figura anche il capo della polizia palestinese, generali! Ghazi Jebali, che è sospettato in Israele di averi! fomentalo attacchi armati contro coloni. Al valico d'ingrosso del corridoio saranno presenti militari israeliani e palestinesi che controlleranno l'identità dei passeggeri e daranno loro un tempo limitato per percorrerne i 44 chilometri, Qualora una delle vetture non si presentasse al «traguardo» scatteranno immediate le ricerche in lutto il territorio nazionale. I militanti politici palestinesi sospotlati di attività ostili a Israele potranno transitare ma solo duo volte la settimana, su autobus scortati da agenti. Tuttavia i timori dogli israeliani che vivono lungo il tragitto del corridoio terrestre non si soni! placali. «Tremo al solo pensiero che dai prossimi giorni centinaia di palestinesi passeranno a 20 metri da una nostra scuola», ha confossato il sin daco del piccolo insediamento di Kiryat Malachi, nel Sud di Israele. Grazie ad una trattativa tenace, i palestinesi sono da parte loro riusciti a sventare il pericolo maggioro: che il corridoio terrestre si rivelasse una «rete» tosa dai servizi di sicurezza israeliani per catturale militanti politici. Noi corridoio, la polizia israeliana non potrà compiere arresti. La macchinosità degli accordi lo riconoscono gli stessi firmatari rischia comunque di provocare continui attriti. In caso di incidente stradale fra un automobilista israeliano e un palestinese dovrà accorrere una pattuglia congiunta delle due parti. Fra quattro mesi la situazione si complicherà ulteriormente con l'apertura di un secondo corridoio, fra Gaza e la città di Ramallah. In prospettiva dunque si pensa già a soluzioni radicali. Nei giorni scorsi il ministro per la Cooperazione Regionale Shimon Peres ha confermato che sono allo studio vari progetti - del costo di centinaia di milioni di dollari - fra cui quello lanciato anni fa da Vittorio Emanuele di Savoia, di costruire cioè una lunga strada sopraelevata fra Gaza e la Cisgiordania. Noi suo tracciato potrebbero essere inserito anche tubature per l'acqua e una linea ferroviaria. Un altro progetto, ha aggiunto Peres, riguarda un tunnel fra i due settori dell'Autonomia. Ma finora non è chiaro, secondo il ministro, se qualcuno sia disposto a finanziarli. TEL AVIV ashqelon tarkumia atgat^^ GAZA ISRAELE HEBRON CISGIORDANIA ESJ CORRIDOIO EREZ-TARKUMIA 40 km

Persone citate: Barak, Ghazi Jebali, Peres, Shimon Peres, Shlomo Ben Ami