IL PARADOSSO DEI SEI JUVENTINI

IL PARADOSSO DEI SEI JUVENTINI IL PARADOSSO DEI SEI JUVENTINI Roberto Beccantini SEI juventini in Nazionale. Proprio adesso, che la squadra di Carlo Ancelotti arranca - sconfitta indecorosa a Lecce, vittoria tribolata con il Venezia - e Alessandro Del Piero non sta in piedi. Dall'archivio ò stato riesumato persino Ciro Ferrara, 32 anni suonati. Si tratta di uno di quei gustosi paradossi che contribuiscono a fare le fortune del calcio. Zoff è un commissario tecnico che non va a simpatie: preferisce, se inai, l'usato sicuro. Del Piero rappresenta un atto di fede, dal momento che persino l'ultimo Chiesa, per scaduto che sia. gli sarebbe atleticamente superiore. Spiegazione: Chiesa non ha mai entusiasmato Zoff t-, sul piano tattico, pende troppo a destra. Non solo; Torti lamenta una fastidiosa pubalgia, non è dello che rimanga. In compensò, la scelta di Ferrara rappresenta un riconoscimento al merito. La scintilla è stata l'infortunio di Negro. La difesa è un settore che non moltiplica più. come in passato, le offerte. Bisogna accontentarsi. Di solito, i selezionatori guardano al campionato con un fastidio pari, almeno, al furore delle proprie teorie. Prova ne sia il Parma: rispetto all'Inter capolista, ha otto punti di dislacco, ma lo stesso numero di convocati, quattro; uno in più del quorum toccato dalla brillante Roma di Fabio Capello. I sei juventini in Nazionale nascono, anche, da un'attenta lettura del pirotecnico 4-4 fra Lazio e Milan. Veron, Shevchenko, Salas mica sono italiani. E allora, visto che in Bielorussia ci basta un punto, avrà pensato Zoff, tanto vale fidarsi della memoria. L'ultima presenza di Alessandro Del Piero in Nazionale risale al 10 ottobre 1998: Italia-Svizzera 2-0 a Udine. In coppia con Filippo Inzaghi, Alex siglo una doppietta

Luoghi citati: Bielorussia, Ferrara, Italia, Lazio, Lecce, Roma, Svizzera, Udine