Lotte da video: Frizzi batte Vanzina e «Domenica in» supera Costanzo
Lotte da video: Frizzi batte Vanzina e «Domenica in» supera Costanzo TIVÙ'& TIVÙ* Lotte da video: Frizzi batte Vanzina e «Domenica in» supera Costanzo TEMPI di ritorni e di debutti, in questa televisione dei veleni, dove le sfide all'ok Corrai si consumano per un punto di share. Dopo un'estate vergognosamente vuota, in cui il programma più visto continuava ad essere il trionfale «Beautiful» (che brillava di luce propria e di 5 milioni di telespettatori al giorno nonostante i media non se ne occupassero) adesso tutto sta ricominciando. 11 video è ingolfato, gli addetti ai lavori fremono, scatenati per spartirsi quel pubblico che non si schioda, non diminuisce e non aumenta. Ma ecco che il punto di share fa la differenza: soprattutto peri pubblicitari, i veri manovratori del vapore. Che però dovrebbero porsi anche loro il problema di una tv generalista che quindi generalizza, e penalizza, anche le reclame. E dunque lotte di qui e battaglie di là, scontri frontali e messaggi trasversali. Sappiamo già che sabato sera la Carrà ha battuto «Ciao Darwin»: trash contro kitch, per dirla con quelle parole che si meriterebbero lo schiaffone di Nanni Moretti. Tra i due programmi, quello di Bonolis non dà soldi ma è più irridente: lui, E'uttore preparato e consapevoende allegra la fisicità. Per Alessandra Comazzi ridere con la televisione, della televisione e della «gente comune» ospite, è la trasmissione più indicata. La domenica contava due grandi sfide, una il pomeriggio l'altra la sera. Cominciamo dalla sera. L'avvocato matrimonialista Fabrizio Frizzi di «Non lasciamoci più» su Raiuno (regista Vittorio Sindoni) ha battuto l'indebitato Ezio Greggio di «Anni '60» diretto da Carlo Vanzina su Canale 5, 6 milioni 59 mila spettatori contro 5 milioni 600 mila. Frizzi questa volta si doveva occupare addirittura della separazione dei suoi stessi genitori, Isa Barzizza e Paolo Ferrari, un'oasi di bello stile e bella recitazione. «Anni '60», tautologica prosecuzione di «Anni '50» doveva offrire uno spaccato del nostro passato, «facendo l'occhiolino - questo l'intento - al cinema della commedia all'italiana che ha raccontato in maniera superba i tic del nostro Paese». Ma, finta per finta, gli italiani preferiscono, sia pure di poco, i buoni sentimenti e le coppie che restano insieme vive o morte piuttosto che le storie grassocce di corna e piccole truffe. I cattolici battono i laici, insomma. E poi ci sono i neutrali gli appassionati di fantascienza, che trovano ristoro nei telefilm «Stargate», la grande porta sullo spazio mutuata dall'antico Egitto. Nel pomeriggio, «Domenica in» ha dispiegato i suoi reduci delle altre edizioni, ma soprattutto ha diviso il programma. E ha fatto benissimo, potrebbe dividerlo ancora di più, inventando rubriche e creando segmenti, non pretendendo di interessare tutto e tutti nello stesso modo per cinque ore. Scaltra scelta, quella delle repliche del «Medico in famiglia»: lo sfruttamento vale anche come lancio per la prossima serie. «Buona domenica» di Costanzo, 3 milioni 747 mila spettatori, «Domenica in» di Amadeus e Mondello, 5 milioni 400 mila. Sono ritornati anche Mirabella con «Elisir», Giurato e la Saluzzi del mattino, i giovani di (Fuego», Limiti con le sue vecchie glorie su Raiuno, lasciando a Raidue le repliche di «Friends» (quello sì è un appuntamento che interessa il pubblico) e Cucuzza in «Fragole e inambo - La vita in diretta», tutti pronti per nuove, mirabolanti avventure. La prima di Cucuzza è stata un'intervista alla diva dell'empire, Clau dia Pandolfi. ;kiuj
Luoghi citati: Egitto
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