Che cosa si nasconde dietro un comportamento bizzarro? Un neuropsichiatra lancia l'allarme

Che cosa si nasconde dietro un comportamento bizzarro? Un neuropsichiatra lancia l'allarme Che cosa si nasconde dietro un comportamento bizzarro? Un neuropsichiatra lancia l'allarme A 45 anni, Léonard L aveva l'aspetto di un ventenne, la cultura di un erudito ma la vita di un vegliardo: non poteva parlare ne muoversi, l'encefalite letargica l'aveva menomato. Riusciva però ancora a leggere e scrivere toccando le lettere stampate su una tavoletta. Per il dottor Sacks. che intendeva sperimentare un farmaco rivoluzionario, la L-dopa. era il paziente ideale. La somministrazione ha esiti fantastici. Léonard, ubriaco di felicità, si alza, cammina, batte a macchina, vive e riflette sulla vita. Ma già dopo un mese la pienezza diventa eccesso. Dopo sei mesi chiede a Sacks di interrompere la cura. «Ho infranto barriere che mi bloccavano da una vita - gli dice -. Ma voglio rimanere me stesso. Lei si tenga pure la sua Dopa». Il dottor L soffriva della sindrome di Tourette, una instabilità psicomotoria che induce movimenti incontrollabili e una verbosità che sconfina spesso nel turpiloquio. Eppure, faceva il chirurgo. Incuriosito, il dottor Sacks volle assistere a un intervento. I preliminari furono sconfortanti: il dottor L. muoveva compulsivamente le mani come per infilzare qualcosa sospeso nell'aria. Ma quando si avvicino al paziente, la mano era fermissima. E cosi restò per tutto l'intervento, riprendendo i suoi folli movimenti subito dopo. Finita la sua giornata di lavoro, il dottor L. invitò Sacks a fare un giro sul suo aereo, che pilotava personalmente. La scena si ripete identica: ai comandi, tutto era sotto controllo. Ma appena sceso, il dottor L. si butto per terra in una crisi parossistica. M. era un musicista che soffriva di «agnosia visiva», un processo degenerativo di una parte del cervello, che lo rendeva incapace di ricordare qualsiasi cosa se non per pochi secondi. Non riconosceva né gli oggetti né i volti - neppure quello della moglie o il suo. quando si guardava allo specchio. Dopo una visita medica non sapeva rivestirsi da solo, faceva confusione tra scarpe e piedi, maniche e pantaloni. Una volta, uscendo di casa, allungò la mano come per prendere il cappello dall'attaccapanni. Invece meccanicamente si accostò alla moglie e le afferro il toupet. Sacks, che vedeva il lato farsesco delle tragedie, lo consegnò alla stona come "l'uomo che scambiò sua moglie per un cappello». V. era un giovane matematico che soffriva di emicranie cicliche e ritualizzate. Le prime avvisaglie di mal di testa - la cosiddetta «aura» - comparivano il mercoledì e proseguivano, in un crescendo inarrestabile, fino all'acme della domenica mattina, con spasmi violenti e sudorazioni. La crisi pero aveva un effetto rigenerante e la domenica pomeriggio tutto era passato, il matematico tornava alla vita e ai suoi originalissimi lavori. Il sollievo aveva una durata fissa, perche il mercoledì il ciclo di dolore ricominciava. Il dottor Sacks trovò i farmaci adatti al caso, che bloccavano l'emicrania nella sua fase iniziale. Il matematico guari Ma con il ma! di testa se ne andò anche la sua creatività

Persone citate: Sacks