Aiuti umanitari, altro maxi-sequestro di Fulvio Milone

Aiuti umanitari, altro maxi-sequestro Caserta, il materiale sarebbe stato acquistato da un'azienda che si occupa di abiti usati Aiuti umanitari, altro maxi-sequestro Tonnellate di merce in un deposito Fulvio Milone invialo a CASERTA Sui capannoni stracolmi di abiti usali, scarpe e giocattoli infilati in sacchi di plastica con i marchi Caritas, Croce Rossa e altri enti di beneficenza. E' questo un altro capitolo, l'ultimo in ordine di tempo, dilla storia misteriosa degli aiuti finiti chissà come in ima discarica allusiva nel Casertano, a Casal di Principe, terra di camorra, A tre giorni dalla prima scoperta, i carabinieri hanno messo le mani su un quantitativo cinquanta volte superiore a quello trovato sabato scorso, l depositi si I rovano in provincia di Napoli, a San Sebastiano al Vesuvio, una'cittadina che pullula di lab brichette specializzate nel trattamento '■ nella vendita degli abiti usati. (Ili inquirenti, pero, sembrano estremamente cauti: il ma Loria le potrebbe essere stoccato con tulli i crismi (Iella legalità, i proprietari dell'azienda che commerciti in capi di abbigliamento usati hanno mostrato le bolle d'accompagnamento agli investigatori che stillino esaminando i documenti, E' un'inchiesta complessa, quella paiiita da Caserta e che con il passare dei giorni si sta allargando in buona parte dell'Italia. Donato Ceglie, il magistrato che si occupa della vicenda e vanta una lunga esperienza in indagini sulle eco malie che infestano la provincia casertana, e alle prese con un caso di non fu ile soluzione. Tutto è cominciato sabato, (piando i carabinieri hanno notato un insolito via vai di persone in una discarica abusiva, la stessa in cui in passato i clan (Iella camorra hanno sepolto barili contenenti rifiuti tossici. La v;istn area sequestrala dalla magistratura era stata trasformata in un giganti'Sco deposi lo con un centinaio di tonnellate ih abiti e giocattoli usati, molti dei (piali contorniti in sacchi su i in erano impressi i marchi della Caritas diocesana di varie città dell'Italia settenirionale e centrale. Le indagini, per ora, non escludono alcuna ipotesi. C'e il sospetto che parte degli aiuti ai bisogno¬ si in Italia ma anche all'estero venga dirottata al sud, attraverso gli slessi canali utilizzati dalla camorra per il traffico dei rifiuti tossici, e viida ad alimentare il mercato dell'usato. I responsabili della Caritas Italiana, a cominciare da don Elvio Damoli, spiegano che le varie organizzazioni diocesane rivendono parte degli aiuti raccolti, soprattutto quelli initilizzabili, e impiegano le somme rie-" /ale in opere di bene. Gli abiti trovati a Casal di Principe, insomma, sarebbero solo scarti ceduti dagli enti religiosi alle aziende che riciclano i capi di abbigliamento usati. Nessuno, pero, sa ancora rispondere alla domanda più importante: perchè, qualcuno ha deciso di abbandonare in una vecchia discarica abusiva decine di tonnellate di pantaloni, camicie, scarpe e maglioni di secondi) mano? E come ha potuto larlii in una zona dove neanche uno spillo passa inosservato alla camorra? Con il passare dei giorni l'inchiesta si allargii e lambisce citta del centro e del nord. La procura circondariale di Santa Maria Capila Volere ha chiesto ai carabinieri di indagare nelle Marche e in Emiliii, dopo aver trovato nell'enorme pattumiera a cielo aperto iillii periferia di Casal di Principe numerosi sacchetti con il logo della Caritas diocesana di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola e di Rimini. Si indaga anche in Toscani!, a Prato, sul conto di un'azienda alla quale la Caritas di Rimini ha venduto stracci raccolti un anno fa e in parte ritrovati nella discarica sabato scorso. E al mistero degli stracci raccolti per beneficenza e buttati in una discarica si aggiunge quello dei materassi dell'esercito abbandonati. La denuncia è del presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sui ciclo dei rifiuti, Massimo Scalia: «Venerdì scorso - raccontii - ho effettuato un sopralluogo nelle aree sottoposte a sequestro dopo una brillante operazione della Digos: ho potuto così vedere fra le altro coso migliaia di materassi dell'esercito accatastati a Cassino, da cui partivano rifiuti verso le discariche abusivo». Por Scaliii, «la penetrazione delle organizzazioni criminali ha raggiunto livelli altissimi so anche il materiale militine o gli aiuti umanitari finiscono in questi territori». I sacchi di niun umanitari sequestrati nella discarica del Casertano

Persone citate: Casertano, Donato Ceglie, Elvio Damoli, Massimo Scalia