A Vienna una settimana di suspense di Tito Sansa

A Vienna una settimana di suspense Quello di Haider può non essere il secondo partito: il verdetto affidato a 200 mila elettori A Vienna una settimana di suspense / voti per lettera possono cambiare tutto Tito Sansa vienna Soltanto fra una settimana, martedì 12 ottobre, si saprà quale partito sarà risultato secondo nelle elezioni politiche (li domenica scorsa in Austria: la l'poe trionfante del populista Joerg i laider, che secondo i dati prowi sori ha raccolto il 27,2 per cento, oppure il partito popolare Oevp del vice cancelliere Wolfgang Schuesscl, che lo segue a un'incollatura, con il 20,9 per cento? La risposta al quesito, che è di importanza vitale per il futuro dell'Austria poiché Schuesscl ha solennemente promesso «se saremo terzi andremo all'opposizione», é affidala a non più di 210-220 mila elettori. Si tratta di quei votanti che a causa di impedimenti vari (malattia, vacanza, residenza all'estero) esprimono le loro preferenze politiche percorrispondenza, e li; loro lettere hanno tempo l'ino alla mezzanotte di lunedì 1 1 ottobre per arrivare alla centrale elettorale di Vienna. Orbene, l'esperienza delle elezioni passate insegna che i votanti per lettera, in genere non giovani, benestanti, appartengono alla categoria dei conservatori e votano di conseguenza, Alle ultime politiche del '95 circa 51 mila voti andarono al partito popolare di Schuessel, poco più di 30 mila a (piello della libertà di Haider, la differenza fu insomma di circa 21 mila voti. Siccome la differenza tra i voti provvisori tra i due partiti che si contendono il decisivo secondo posto é di sole 14.300 imita, vi è la possibilità che con il volo per corrispondenza il gap tra Haider e Schuessel venga chiuso a favore di quest'ultimo. «Le probabilità per i due sono pai'i, cinquanta a cinquanta», ha detto il socialdemocratico mini .st.ro degli Interni Karl Schloegl;o il direttore dell'istituto di analisi politica applicata (li Vienna, Franz Somitior, prevede uno scarto minimo di voti, forse la parità o addirittura un sorpasso in extremis dei popolari, In tal caso vi sarebbe tra l'poe e Oevp lo scambio di un seggio parlamentare, l'uno scenderebbe da 53 a 52, l'alt rosalirebbe da 52 a 53. L'importante, se questa eventualità aritmetica diventerà reni la, e chi cadrebbe automaticamente la promossa del democristiano Schuessel di passare al- l'opposizione se dovesse risultare terzo in classifica. K non dovrebbero esservi piti ostacoli neanche in casi di «quasi ilarità», con uno scarto di poche decine di voli, come reclamano a gran voce i dirigenti regionali del partito. «Il nostro destino - è stato detto - è quello di reggere i destini dell'Austria». Verrebbero perciò riconfermati alla guida del l'anse i due partili perdenti (-4,7 per cento i «rossi», -1,4 i «neri») mentre i duo vincitori di domenica ( t 5,3 percento i «blu» di Haider, l 2,3 i «verdi») verrebbero condannati a rimanere all'opposizione. E' proprio (piello che vogliono gli elettori austriaci, benché ciò sembri strano e assurdo esaminando i dati del voto. Lo rivelano le indagini demoscopiche, dalle quali risulta che il 70 per cento desidera anzitutto «continuità» e solo un 20 per cento la «Wonde», la svolta. Ma allora - si domandano un po' tutti gli osservatori perché hanno votato contro i due grandi partiti della tradizione e a favore di quelli nuovi? Misteri dell'anima austriaca, che gli analisti non sono riusciti a spiegare salvo che con le parole «stanchezza, noia». Due sono i risultati di mutamento sostanziale: igrandi partiti quasi di uguale forza ora non sono più due ma tre, quello di Haider ha sostituito per la prima volta il socialdemocratico come «partito dei lavoratori», il 48 per cento degli operai ha votato per esso, nello periferie industriali e nelle quattro principali città di provincia - Graz, Klagenfurt, Salisburgo, Innsbruck - è il primo in classifica. Il suo elettore tipo è di sesso maschile, giovane, poco istruito, operaio, non iscritto ad alcun partito, Insomma una sorta di «uomo qualunque», ingiustamente e frettolosamente accusato di nostalgie naziste. Martedì 12, dunque, i votanti per lettera ci diranno se ci sarà in Austria la possibilità di una svolta oppure se la politica di Vienna tornerà nei binari della continuità. Le schede dei residenti all'estero (e dei malati) possono arrivare fino a lunedì notte. E si tratta di un elettorato conservatore 23 Il leader del partito popolare e vicecancelliere, Wolfgang Schuessel. e, nella foto piccola. Joerg Haider

Luoghi citati: Austria, Innsbruck, Salisburgo, Vienna