Il Ppi condanna la bestemmia Il Vaticano: un episodio grave

Il Ppi condanna la bestemmia Il Vaticano: un episodio grave La segreteria dei Popolari: non è stato Castagnetti Il Ppi condanna la bestemmia Il Vaticano: un episodio grave HOMA «Episodio grave». La bestemmia udita al congresso del Ppi di Rimini, durante una fase concitata dei lavori arriva sull'Osservatore romano. Il quotidiano della Santa Sede giudica severamente il fatto: «Non sembra costituire il miglior viatico per il partito uscito dal congresso», sottolinea il giornale vaticano nella sezione dedicata alla situazione politica italiana, definendo il fatto di sabato scorso come una «preoccupante caduta di stile». «E se tra i delegati è prevalsa la volontà di sdrammatizzare, qualcuno l'ha presa più seriamente», aggiunge l'Osservatore. Domenica, infatti, il vicesegretario torinese del Ppi, Sergio Gaiotti, ha preso duramente le distanze dall'episodio, sostenendo: «Mi dimetto perché profondamente disgustato da questo gravissimo incidente di percorso». A tre giorni dall'accaduto, torna a prendere iifficialmente le distanze lo stesso partito popolare, che parla di «sgradevole e condannabile episodio dell'imprecazione registrata dai microfoni del congresso dei Popolari». L'uffi-, ciò stampa di piazza del Gesù precisa, comuncrue, che «in alcun modo la frase in questione può essere attribuila al segretario Pierluigi Castagnetti»: «In quel momento, tra l'altro, Castagnetti sedeva in platea e non si trovava vicino a nessun microfono», puntualizza la nota. «Tutto ciò - conclude l'ufficio stampa Ppi - non giustifica in ogni caso che l'ha pronunciata. Come il segretario uscente Franco Marini ha già detto nella sua replica a conclusione dei lavori del congresso, si tratta di un episodio che il Ppi condanna e ritiene assolutamente deprecabile». Preso atto delle puntualizzazioni di Roma, il torinese Gaiotti ha ritirato ieri la minaccia delle sue dimissioni dalla vicesegreteria provinciale. Ir. i.)

Persone citate: Castagnetti, Franco Marini, Gaiotti, Pierluigi Castagnetti, Sergio Gaiotti

Luoghi citati: Rimini, Roma