La Consob firma la privatizzazione Enel

La Consob firma la privatizzazione Enel La data del collocamento annunciata per sbaglio da una pubblicità uscita in anticipo La Consob firma la privatizzazione Enel Opv dal 25 ottobre con azioni fedeltà ROMA Spunta per caso, per una .svista da chiedere i danni, la data dell'inizio della privatizzazione dell'Enel. Salta fuori per un errore della concessionaria pubblicitària del quotidiano la Repubblica che ieri, nell'inserto economico .settimanale, ha pubblicato a tutta pagina l'immagine sorridente! della fata scelta da Tato e Testa come testimonial impegnata a chiedere ai risparmiatori «Voi che fate?». Il calembour è surreale, come la riga di testo che segue subito dopo: «La privatizzazione Enel comincia il 25 ottobre». Buona notizia, non lo sapeva nessuno al di fuori del Tesoro e dei diretti interessati, Nessun altro doveva essere messo al corrente! della data, per tanti molivi, a partire dall'assenza del nulla osta della Consob, giunto soltanto nella serata ti metterete li! cose in ordini;. E' stato «un disguido di programmazione» che ha portato all'uscita della pubblicità in anticipo «rispetto alla data prestabilita», ba spiegato con incolpevole imbarazzo il ministero del Tesoro, che dell'Enel è azionista al cento per cento. In questi casi e normale chi! i coordinatori di un'offerta cosi importante - l'Enel sarà una delle prime tre società per capitalizzazione in Morsa programmino le uscite sui giornali per tempo, fidando peraltro sulla discrezione delle concessionarie. Oli errori possono capitare a tutti e questo non e poi così grave, visto die il decollo dell'Opv (Offerta pubblica di vendita) era previsto per lini! ottobre con il debutto a Milano e Wall Street indicato por il 2 novembre, Nessuna sorpresa, dunque, nonostante la posante gaffe, Al massimo crea qualche malumore, e l'obbligo sentito dal Tesoro di invitare i lettori dell'inserto rosa «a non tenere conto delle informazioni in esso contenute». La data è l'unica informazione concreta regalata inopinatamente-dalla latina elettrica, (ili altri dettagli dell'operazione sono stati svelai i col prospetto. Sul mercato va una quota di capitale compresa fra il in e il Ili per conto. Per il Tesoro è un'operazione' da circa lf) mila miliardi. Altra certezza fe che il roadshow di presentazione agli analisti eagli investitori partirà I* 11 ottobre. Il collocamento dovrebbe concludersi il 20 dello stesso mese. Il prospetto non comparita sui giornali prima di giovedi. L'intesa è comunque che non si potrà avere un secondo collocamento prima di 1 HO giorni. Sui contenuti più tecnici si tanno numerose le indiscrezioni. Come avvenuto per la privatizzazione di Eni e Telecom, il Tesoro sta pensando alla possibilità di una mini bonus sbare: potrebbe essere offerto un premio di fedeltà ai risparmiatori che terranno il titolo per più di un anno nella misura di un'azione ogni venti. Il «mini» e dovuto al fatto che nei due precedenti collocamenti era stata scelta la misura di un'azione ogni dieci. Una quota dell'Opv potrebbe poi esseri! riservata ai dipendenti ai quali sarebbe permesso l'utilizzo del Tfr per l'acquisto dei certificati. Come già fatto in casi analoghi, ai lavoratori dell'Ente potrebbe essere offerto uno sconto sul prezzo di emissione. Sempre ieri, intanto, è stata siglata fra ministero dell'Industria, sindacati confederali e di categoria una intesa a tutela delle garanzie occupazionali, contrattuali e previdenziali dei lavoratori interessati alla cessione degli im¬ pianti Enel. L'accordo prevede che per tutte le cessioni previste dal decreto Bersani, che comporteranno il trasferimento di personale dall'Enel agli acquirenti, si continuerà a applicare il contratto Enel fino alla stipula del nuovo contratto unico del settore elettrico. Per quanto riguarda gli aspetti occupazionali, è stato stabilito che nei prossimi 5 anni e comunque non prima di tre anni dalla vendita i futuri acquirenti non potranno licenziare i dipendenti confluiti nelle società poste in vendita dall'Enel. Inoltre si impegnano a non cedere, per un periodo di 3C mesi, la società, o parte di essa, acquisita dall'Enel e a confermare, attraverso un piano industriale, la continuità produttiva elettrica degli impianti. Il governo, da parte sua, per quanto riguarda gli effetti sull'occupazione derivanti dalla liberalizzazione del settore, si impegna ad aprire un confronto nell'ambito della riforma degli ammortizzatori sociali. E entro il 1999 vorrà data soluzione anche al problema del Fondo previdenziale degli elettrici. [r.e.s.J unii Il ministro del Tesoro Giuliano Amato Sotto, il presidente del Sanpaolo-lmi Luigi Arcuti La grande battaglia per l'Ina sembra giunta a un bivio

Persone citate: Bersani, Giuliano Amato, Luigi Arcuti, Testa

Luoghi citati: Milano, Roma