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PREMIO «CAVALLO» SATIRA A MONCALIERI PREMIO «CAVALLO» Successo di Giuliano e delle vignette sportive N ON sono molti gli umoristi capaci di essere divertenti e dissacranti sull'unica fede capace di accendere gli italiani ai limiti della follia. Diciamo pure che sono pochissimi. Le vignette di Giuliano sul calcio - ospitate da anni sul «Guerin Sportivo» -sono una piacevole eccezione, pungenti e mordaci come quelle che pungono la politica, l'economia, il costume di un Paese che soltanto l'umorismo involontario di certi politici può arrivare a definire «normale». Giuliano, toscano purosangue, trova una singolare celebrazione a Moncalieri, città amica degli umoristi al punto da dedicare prima una mostra, poi un giardino, ora un premio a Giorgio Cavallo, il vignettista che faceva riflettere con l'ironia amara dei suoi omini con il naso gigantesco e gli occhi piccolissimi. Dino Aloi e gli altri inventori del Premio Cavallo parlano apertamente di «Oscar» dell'umorismo. Un Oscar alla carriera, almeno: Giuliano porterà alla «Famiija Moncaliereisa» oltre cento disegni che abbracciano quasi quarant'anni di onorato lavoro con la matita: dagli esordi sul «Travaso» a metà dei Cinquanta alla fondazione del «Male» vent'anni più tardi, fino alle vignette per i giornali di oggi, raccolte in volumi dai titoli bizzarri: «Sesso Antotto», «Padre Terno», «Vomito ergo sum». Resteranno in mostra nella sede di via Alfieri dal T al 31 ottobre (15,30-22, sabato chiuso), fianco a fianco con i disegni dei giovani moncalieresi, impegnati in un concorso che ha premiato due ragazzine di prima media, Giulia Accornero e Sara Palazzo. L'arte di Cavallo, a partire dall'8 ottobre, sarà ricordata anche in Francia, con una personale ospitata dal «Festival intemazionale della caricatura» duetto quest'anno da George Wolinski. Qui, in una mostra curata da Dino Aloi, Claudio Mellana e Alesandro Prevosto, saranno presentati anche alcuni disegni inediti. Guido Tiberga