ALLA CORTE DI ADRIANO OLIVETTI
ALLA CORTE DI ADRIANO OLIVETTI MOSTRA A VILLA CASANA DI IVREA ALLA CORTE DI ADRIANO OLIVETTI Quando la città era diventata «culla» della cultura, delle arti e della scienza l A anche in ufficio scrive1 vi le tue poesie?, mi sono Isentito domandare qualche volta. Si, ne scrivevo; o comunque ci pensavo». E' una frase pronunciata alcuni anni fa da Giovanni Giudici, uno degli intellettuali alla corte di Adriano Olivetti. Il suo nome compare nella mostra «Tra Ivrea e Matera, prove di...parco letterario», allestita dall'Archivio Storico Olivetti all'interno della Villetta Casana, nel Parco Montefiorito.ad Ivrea. Centocinquanta documenti testimoniano l'attività svolta fra la fine degli anni Quaranta e i primi anni Sessanta dalle due specie più anomale fra i tanti strani animali pensanti di cui Adriano amava circondarsi. I poeti e gli scrittori. Passi per gli architetti alla Figini e Pollini, i sociologi e gli psicologi tipo Luciano Gallino e Cesare Musatti, ma che ci facevano i romanzieri in una industria meccanica, impegnata a produrre macchine per scrivere? Lavoravano. Paolo Volponi, l'autore della «Macchina mondiale», stava all'ufficio personale, ai servizi culturali c'era Geno Pampaloni. Con loro, Giorgio Soavi, Ottiero Ottieri, Rocco Scotellaro. A Palazzo Uffici, oltre a dedicarsi alle mansioni operative, naturalmente scrivevano. Sulle pubblicazioni interne all'azienda come «Notizie Olivetti», i catalo- ghi delle mostre organizzate a Ivrea e in giro per l'Italia, le riviste, in particolare «Comunità», che Adriano aveva concepito nell'ambito del suo progetto culturale-politico di un'azienda e di una città che non inghiottissero chi ci stava dentro. Un progetto che si estendeva laddove arrivavano l'azienda di Adriano: ecco il perché, nel titolo della mostra, del riferimento a Matera, uno dei lembi meridionali del movimento «Comunità». Parte di questi documenti originali sono raccolti nella Villetta Casana: poesie, racconti, inchieste ottenute anche da non olivettiani come Cesare Pavese, Italo Calvino, Corrado Alvaro, Attilio Bertolucci, Goffredo Parise. Tanti anni dopo, Giorgio Soavi avrebbe detto: «Noi intellettuali non sapevamo che la letteratura era solo il frammento di una cosa. Ma Adriano sembrava avere in tasca un notes di tanti fogli, tenuti insieme da uno spago, che legava il necessario, cosi insieme ai poeti gli servivano architetti e urbanisti, designers e sociologi, fisici e logici...». Fino al 29 ottobre, la mostra è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle ore 15 alle 19. L'ingresso è libero. Paolo Bricco tra Ivrea e Matera, prove di... parco letterario ARCHIVIO STORICO OLIVETTI La locaridirm . della mostra di Ivrea (sopra) Elio Vittorini ((/ni accanto) il poeta e scrittore Pier Paolo Pasolini (a destra, in allo) Paolo Volponi (a destra, in basso)
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