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UN UNIVERSO TRA TANTI UNIVERSI? UN UNIVERSO TRA TANTI UNIVERSI? LE osservazioni degli spettri delle galassie eseguite per lo più da Edwin Hubble negli Anni 20 hanno permesso di accertare che lo spazio è in espansione, verificando una previsione teorica del matematico russo Alexander Friedmann. Sulla base di queste osservazioni sono stati proposti due modelli di universo: quello evolutivo e quello stazionario. Per verificare quale dei due modelli spiega meglio l'universo reale sono stati fatti vari tipi di osservazione, ma senza ottenere una risposta definitiva fino al 1965, quando la scoperta della «radiazione fossile a 3 gradi Kelvin» ha portato una prova definitiva a favore del modello evolutivo. Questa scoperta ha permesso anche di derivare quali fossero le condizioni dell'universo primordiale e stabilire che pochi minuti dopo il «big bang» iniziale sarebbero avvenute delle reazioni nucleari in grado di spiegare l'osservata abbondanza cosmica dell'idrogeno pesante, dell'elio e del litio. Malgrado oggi si possa ricostruire in modo soddisfacente la storia passata dell'universo e predire quella futura, ci sono ancora molti problemi aperti. Il satellite Cobe ha dato una prima risposta alla domanda: come mai l'universo primordiale, apparentemente così uniforme, si è potuto evolvere nella attuale struttura gerarchica di stelle, galassie e ammassi di galassie? Altre domande che attendono una risposta riguardano l'assenza di antimateria; la natura della materia oscura che non emette radiazioni elettromagnetiche, ma fa sentire la sua presenza tramite l'attrazione gravitazionale; le recenti osservazioni che suggeriscono un'espansione accelerata, se confermate porteranno alla scoperta di una forza sconosciuta che si oppone alla forza di gravità; quale è stata l'origine dell'universo; il nostro universo è tutto ciò che esiste o è solo un universo fra molti universi con proprietà simili o completamente dissimili dal nostro? La teoria dell'inflazione e le ipotesi di Hawking e di Linde potranno darci una risposta a qualcuna di queste domande? Margherita Hack