C'è Monteverdi da non scordare di Giorgio Pestelli

C'è Monteverdi da non scordare C'è Monteverdi da non scordare CI sono delle musiche che si suonano troppo e altre che si suonano troppo poco. Perlo più è la spinta dei tempi e dei gusti, ai quali nessuno può resistere, che provoca questo squilibrio; ciò non toglie ".he ogni tanto si debba lanciare l'appello a favore di capolavori troppo poco o mai eseguiti, sperando che sopra tutto gli interpreti più famosi rispondano; e intanto caldeggiarne l'inserimento nella nostra discoteca domestica con il semplice, ancorché troppo costoso, acquisto di due ed; sto parlando del Vespro della Beata Vergine di Claudio Monteverdi, un'opera che ogni istituzione italiana delegata alla diffusione della cultura musicale do vrebbe mettere in BEATA VERGINE E' UN'OPERA FONDAMENTALE: PERÒ SI ESEGUE POCO IL VESPRO DELLA programma quasi ogni anno, si da renderla familiare al vasto pubblico come l'Assunta di Tiziano ai Frari di Venezia. La mia preferenza va all'incisione diretta da Jungen Jurgens con il Coro Monteverdi e la Camerata Accademica entrambi di Amburgo, più un degno stuolo di solisti (Ambitus 383 826 - lire 72.000); la bellezza dell'affresco sonoro conquista da sola, e pertanto qui insisto su due questioni laterali. Eseguita più spesso, questa musica potrebbe avvicinare il pubblico a tanta musica moderna più degli ultimi prodotti dell'Ottocento; gli innovatori infatti quasi sempre prendono spunto dal passato più lontano: e il modo di costruire di Monteverdi, con fasce di note tenute come uno sfondo sul quale si sprigionano ritmi brevi e veeementi, è la base di tante invenzioni del nostro secolo, da Stravinskij a Petrassi, da Berio alle cose migliori di Nono. Altro punto: in tempi in cui la musica da suonare in chiesa è in preda al più completo disorientamento, il Vespro dà l'esempio di un omaggio alla trascendenza di incredibile arditezza e insieme di funzionalità rituale; con il suo intreccio di linguaggi, la polifonia nelle ondate sonore dei Salmi, i frammenti di canto gregoriano, i passaggi di virtuosità solistica, i concerti di voci e strumenti, la grande opera parla allo stesso tempo con l'universalità della dottrina e con il sentimento religioso del singolo. BEATA VERGINE E' UN'OPERA FONDAMENTALE: PERÒ SI ESEGUE POCO IL VESPRO DELLA Giorgio Pestelli

Persone citate: Berio, Claudio Monteverdi, Frari, Jurgens, Monteverdi, Nono, Petrassi, Stravinskij

Luoghi citati: Amburgo, Assunta Di Tiziano, Perlo, Venezia