Non solo bacche e zucche primedonne anche le foglie di Paolo Pejrone

Non solo bacche e zucche primedonne anche le foglie FIORI E GIARDINI Paolo Pejrone Non solo bacche e zucche primedonne anche le foglie PER il bravo giardiniere l'autunno non e solo bacche e zucche, che anche se sono molto belle, potrebbero limitare l'orizzonte botanico di un giardino. Ci sono anche le foghe, che prendono i loro vivi colori e che qualche volta diventano la prima donna della situazione (in genere un po' più tardi, tra ottobre e novembre). Ora a settembre è anche il momento dei colori vivi, forti e quasi elettrici degli astri, delle ultime dalie, delle rose (anch'esse in ultima battuta), delle begonie evansiane, degli splendidi anemoni del Giappone e degli affascinanti e facili fiori del Colchico autunnale. Una intensa fioritura di colchici è quanto di più trasparente, fresco, luminoso ed allegro possa avere un giardino all'inizio dell'autunno. Chiamato anche zafferano bastardo, fiorisce in settembre e annuncia l'autunno, quello vero con le sue piogge e i suoi primi freddi. Ama essere piantato in terreni profondi, meglio se argillosi silicei, ma è di bocca buona e gli va qualsiasi posto in giardino, meglio se assolato. Simile al croco, può essere grande e vistoso: in certi casi come per il Colchicum autunnale major (o maximura) e per il Colchicum giganteum i fiori possono superare i trenta centimetri di altezza. Le foglie, lucide e forti, compaiono dopo la fioritura e scompaiono nella tarda primavera al sopraggiungere dei primi caldi. Nello stesso periodo, tra settembre e ottobre, simile ma non uguale ai colchici, fiorisce nei giardini e nelle campagne (li ho visti naturali nella campagna di Canino in alto Lazio e sulle colline di Bologna, vicino a San Luca) la Sternbergia lutea. I suoi fiori gialli, di un giallo fortissimo e veramente luminoso, possono brillare per lungo tempo. Le Sternbergia sono anche loro bulbose e preferiscono stare in posti assolati e secchi. Detestano i ristagni d'acqua e desiderano vivere indisturbate. Amano, per esempio, essere piantate come i colchici e gli zafferani sui bordi delle aiuole, in posti un po' alti per non dover sopportare l'insistenza dell'umido o peggio dei ristagni. Colchici e Sternbergie, se felici, invadono (lentamente ma in modo straordinario) gli spazi più adatti a loro, e possono creare quell'atmosfera viva e allegra che solo l'abbondanza e il benessere possono comunicare, anche in giardino. t Settembre è il mese dei colori vivi, forti quasi elettrici di astri, dalie, delle ultime rose e dei facili e allegri colchici

Luoghi citati: Bologna, Canino, Giappone, Lazio