L'uomo che minimizza poi ti mette sotto terra di Stefano Bartezzaghi

L'uomo che minimizza poi ti mette sotto terra POSTA IN GIOCO Stefano Bartezzaghi L'uomo che minimizza poi ti mette sotto terra Cara Posta in Gioco, ti invio una breve lista di titoli di libri che mi hanno particolarmente colpito. Le fonti sono giornali, riviste e cataloghi di librerie antiquarie. Sui titoli di Paolo Volponi, che come hai notato finiscono spesso in -ale, devo aggiungere la raccolta di poesie «Foglia mortale». Inoltre è uscito da poco un testo di Volponi, non so se inedito, dal titolo «Del naturALE e dell'artificiALE», editore il Lavoro EditoriALE... (Raffaele Massacesi, Pesaro). Caro Massacesi, grazie per l'integrazione volponale, e veniamo subito agli altri casi di cui mi parla. Il primo è un titolo palindromo: un libro di Antonio Aniante, edito da Carabba nel 1928, intitolato: «Allirilla». Aniante era nato il 2 gennaio 1900, si chiamava Antonio Rapisarda e ha avuto vita girovaga e poligrafa. 11 secondo libro è un anagramma: Maximin Daniel, «L'Isole soleil», Seuil, Paris, 1981: si tratta di una saga antillana e chissà se l'anagramma del titolo è volontario. Per tradurlo in italiano mantenendo il gioco, propongo «Solatio Isolato» (se mvece fosse la storia di un caseggiato ben esposto a mezzogiorno: «Isolato solatio»). Il terzo libro è «Canto per Liopigama», di Renato Pigliacampo, Casisma edizioni. La particolarità è che il titolo è l'anagramma del nome dell'autore: un brutto anagramma, so posso dire, avrei preferito «Canto per lo pigiama» (libro di antiche ninnananne). Precedenti storici ce ne saranno anche, ma così su due piedi non mi vengono in mente. «I Draghi Locopei» traevano il nome dall'anagramma dell'argomento («Giochi di parole»): anche loro si inventavano una parola, ma fra un Locopeo e un Liopigama io preferirò sempre il Locopeo. Il quarto libro è «The Understaking«, di Thomas Lynch. Di questo curioso libro ha parlato Keith Botsford, su Tuttolibri (2 ottobre 1997) che ha tradotto «The Understaking» come «L'uomo che minimizza». E' un libro sulla morte, perché Lynch è un poeta e un impresario di pompe funebri. La particolarità di cui si è accorto Lei, Massacesi, è che togliendo una lettera al titolo si trova «Underi illuni;», che fra i suoi significati ha anche quello di «impresa di pompe funebri». Qui non saprei proprio come tradurre. Se fosse stato un libro sui bagagli scritto da un portabagagli si poteva intitolarlo «Il fiacchino». Infine il caso più straordinario. Si tratta di un libro danese, scritto da Sven Age Madsen nel 1994. Il titolo originale è «Svy aldres galskab», ed è un romanzo ad ambientazione alternata, con capitoli del XVI secolo e capitoli del XX secolo. La traduzione inglese di questo titolo è «Seven Age Madness» che ha rapporti certo non casuali con il nome dell'autore Sven Age Madsen. Come dice Lei, Massacesi: è un po' come se Umberto Eco scrivesse una raccolta di novelle dal titolo «Il dito del piede color marrone scuro e compagnia», che (più o meno) in traduzione risulterebbe Umber Toe fr Co. Ma il nome di Eco mi fa venire in mente un altro caso di libro con titolo anagrammatico. Proprio in una collana diretta da Eco, per Bompiani, anni fa era uscito un libro sulle interpretazioni esoteriche di Danto. C'è tutta un'interessante (quanto delirante) tradizione che ritiene che Dante fosse l'adepto di ima società segreta, la società dei «Fedeli d'Amore». Il libro dedicato a questa idea era il risultato di un seminario semiotico che analizzava i procedimenti ermeneutici usati ■ la questi critici. Il titolo del libro era un anagramma di «Fedeli d'Amore»; «L'idea deformante» (a cura di Maria Pia Pozzato, Bompiani 1989). Fra l'altro, uno dei più tenaci sostenitori di questa idea era ii letterato italiano (poi esiliato in Inghilterra) Gabriele Rossetti; che in omaggio all'Alig! tùeri (ma anche a se stesso) chiamò suo figlio Dante Gabriel, figlio che divento famoso come pittorepreraffaellita. Come intitolerebbe, Massacesi, una biografia di «Dante Gabriel Rossetti»? A scriverla in inglese si potrebbe adottare un anagramma che ho trovato in un libro: «Greatest boni idealisti), il più grande idealista nato. Scrivete a La Posta in gioco - La Stampa TTL. via Marenco 32,10126 Torino

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