Nata in una stalla la Loira diventa quasi Mississippi di Enrico Benedetto

Nata in una stalla la Loira diventa quasi Mississippi PERCORSO ELICOIDALE CON VERTIGINI LUNGO IL FIUME «PIÙ' BORGHESE DI FRANCIA» Nata in una stalla la Loira diventa quasi Mississippi D REPORTAGE Enrico Benedetto OPO 149 scalini la pagoda di Chanteloup regala, con il fiatone, uno spettacolo indimenticabile: la Loira nature fra campi di mais, giunchi e qualche raro albero. Valeva le pena affrontare il percorso elicoidale, lo spaesamento architettonico e le inevitabili vertigini. Il fiume «più borghese di Francia», come amava ripetere Flaubert, scorre con indolenza dabbasso, inanellando ghirigori. E isole. Quelle che mandavano in furia Stendhal. «A forza d'isolotti» scrisse «la Loira diviene ridicola». Sarà. Ma se Rodio la definiva «l'aorta della Francia», una ragione deve pure esserci. Il panorama gli dà ragione. Sembra davvero un percorso arterioso, il suo, ritagliato nella placida anatomia della grande pianura francese. Grazie, Choiseul. Caduto in disgrazia, per consolarsi il ministro di Luigi XV si fece erigere proprio qui, a due passi dalla più famosa residenza leonardesca, uno splendido castello. Per fortuna, non ne rimane traccia. Salvo la pagoda, cineseria settecentesca che oggi svetta dal nulla, guglia esotica nel Paese delle cattedrali. Choi seul la edificò «per gli amici che non l'avevano abbandonato». Approfittiamone con gratitudine. Ma forse è meglio cominciare dall'inizio. E qui, la Loira ci stupisce ancora. Perché nasce in una stalla. Volendo, come Gesù bambino. Siamo in Alver- nia, sulle pendici basaltiche del mont Gerbier. Il chilometraggio indica 0. Alla foce, segnerà 1.020.0 1.012, poiché i geografi non si mettono ancora d'accordo sulla vera fonte. Un'annosa diatriba chilometrica aceti muli a in somma Loira e Danubio. Ma verrebbe da scegliere, tra i numerosi rivi concorrenti che partorisce la roccia vulcanica, proprio quello agro-pastorale. Sgorga al chiuso, e dopo qualche metro già riempie un abbeveratoio. Fiume servizievole fin dalle origini, non gli dovrebbe spiacere il relativo anonimato che ne accompagna il corso montano. Costeggia Saint Etienne e le alturedelBeaujolais, imboccando poi la placida Nièvre. Fino ad Orléans, i turisti si guardaran bene dal molestarla. Ma gli ingegneri no. E' il fiume più indigato d'Europa, la Loira. Sembrerebbe ancora un torrentello e già gli scavano bacini artificiali, barriere protettive, snodi, anse posticce. L'incubo durerà sino al mare. E non si può nemmeno accusare il barbaro '900. Iniziò il Re Sole a dare il cattivo esempio. Non tollerava la «piena del secolo» spazzasse via da tempo immemorabile bestie, uomini e castelli. Perché la Loira, dietro le apparenze borghesi e «sensuali» da cui si lasciava stregare Flaubert incoronandolo come «il fiume francese per eccellenza» è una belva sorniona. Nel '49 - magra storica - il flusso totalizzava un mq al secondo. Ma 93 anni prima (giugno 1856, record assoluto) sfiorò i diecimila. Dunque prudenza. E con 4 centrali atomiche lungo le rive, anche un pochino di scaramanzia. A Tours il ponte Wilson non s'inabissò forse evitando miracolosamente una strage solo 21 anni fa? Da allora i piani antialluvionali si moltiplicano. E le inevitabili polemiche sull'urbanizza- zione pure. Cumulando nel suo immenso bacino (115.121 kmq) piogge atlantiche e mediterraneeTla Loira ha l'overdose facile. E il politico di turno tende a bunkerizzarla. Incluso Lionel Jospin, criticatissimo per lo sbarramento di Chambonchard. Se oggi la Gauche vi rinuncia, possiamo dire grazie all'ecologa Christine Jean. Designandola «eroina del pianeta», il magazine Usa «Time» ha inteso premiarne le battaglie pluridecennali alfine vittoriose. E ce n'era bisogno, di una Madame Loire ombudswoman fluviale. Perché malgrado le apparenze la Loira moriva. Percorrendola nella sezione centrale, ci accorgiamo che i re seppero farne il loro grand boulevard. Dal fastoso Chambord al maniero più negletto, i castelli integrano il fiume e ricevono in cambio un'aura bucolica SGORGA AL CHIUSO, E DOPO QUALCHE METRO GIÀ RIEMPIE UN ABBEVERATOIO. ALLA FOCE SEGNERÀ 1020 O 1012 KM POICHÉ I GEOGRAFI NON SONO D'ACCORDO SULLA FONTE gg gp Una suggestiva immagine del castello di Chambord e un particolare del castello-museo di Blois

Persone citate: Blois, Choi, Christine Jean, Flaubert, Gesù, Lionel Jospin, Loire, Luigi Xv, Re Sole

Luoghi citati: Europa, Fiume, Francia, Orléans