Una scodella di Lambrusco nella cucina del sentimento

Una scodella di Lambrusco nella cucina del sentimento Una scodella di Lambrusco nella cucina del sentimento RISTORANTE Ristorante Ivan IIOCCAHIAIICA. IOCAIIIA lOfJIANUll (PARMA) E' la strada della gola e della nostalgia. E' lo stesso percorso che abbiamo fatto per anni e che, prima di noi, ha fatto chi ci ha preceduto nella golosità e che arrivava da queste parti prima ancora che ci fosse l'autostrada, pregustando le delizie con lunghi tormentati percorsi in strada nazionale. Noi, che di anni ne abbiamo fatti appena appena 50, i caselli li abbiamo visti: negli Anni '70, uscivamo da Fidenza venendo da Nord, per appagare in modo strepitoso la nostra voglia insopprimibile di cose buone. Cantarelli era il faro della nostra golosità, era l'apice delle nostre delizie. Si veniva qua, in (mesto angolo di provincia di Parma stravolto dal caldo dell'estate ed ovattato dalle nebbie d'autunno, per la più sontuosa delle cucine regionali accompagnata da sommi vini, incredibili super alcolici, fetti¬ ne di culatello straordinario. Fuori, nella campagna, Gerard Dépardieu regalava alla storia del cinema il suo «Novecento» prima di mettersi a tavola; a tavola, Peppino Cantarelli e la moglie Mirella creavano la storia della gastronomia e della ristorazione italiana, la cucina dei sapori, la cucina del cuore e dell'amore. Rifate la stessa strada, da Fidenza verso Soragna, chinate il capo davanti alla chiesuola di campagna ed al cimiterino che raccoglie la mitica coppia dell'Italia a tavola e tirate diritto fino a Roccabianca. Una doppia fila di pioppi protegge le case della frazione Fontanelle (sentite la gentilezza dei nomi). Le cime scandiscono, laggiù, sul fondo, il piccolo camposanto del paese. In questa Rio Bo della Bassa parmense, tra gli odori della campagna che profuma d'inverno, gli unici rumori saranno gli uccellini tra le fronde e gli strilli dei bambini appena scesi a frotte dallo scuolabus. Sulla vostra sinistra, l'anonima casetta di questo Ivan, cioè Ivano Albertelli, che porta in sala le leccornie della moglie e che, soprattutto, tramanda il rito soave della cucina del sentimento. Già, perché ci vuole amore e cuore per dare la scodella a chi chiede di bere Lambnisco. Ci vuole amore cuore cultura e passione per portare a tavola l'umiltà del «tosone» (il cordolo della forma di Parmigiano Reggiano nel momento della sua nascita) che viene setvito fritto, come si faceva una volta, spruzzando di sapore la povertà. E poi il prosciutto crudo, il culatello di Zibello, il salame, la giardiniera cruda profumata di scalogno, il crostone di polenta su cui il pesto di lardo aglio e rosmarino si scioglie in delizia. Qui capirete la verità di quanto dice Suor Germana, di quanto lo stomaco sia vicino al cuore... I pisarei e fasòi (gnocchetti e fagioli) rimandano alla vicina provincia di Piacenza; i' tortelli di tarassaco e ricotta innovano, con equilibrio, la tradizione parmense. Il fegato di maiale in reticella vi farà andar giù di testa, il guanciale di manzo stracotto la voglia di chiederne tre volte tanto. Al dessert, gorgonzola e reggiano con una straordinaria mostarda artigianale di pere, e con i Baci di Cherasco, aspic di piccoli frutti e spuma di vaniglia. Il tutto in questo locale calorosamente semplice, con il bancone del bar per la gente del posto, la significativa annosa affettatrice, le sediotte di paglia, i tavoli ben distanti, il grande assortimento di vini e super alcolici. Se elimineranno il frigo griffato e i pratici ma spaventosi thermos con i ghiaccioli, sarà un motivo in più per ritornare con tanta tanta gioia. 70-80.000 lire in un ristorante di cui sentirete parlare spesso. ultima prova: 29-04-1999 Qui capirete la verità di quanto dice Suor Germana, di quanto lo stomaco sia vicino al cuore RISTORANTE IVAN Roccabianca, località Fontanelle (Parma), via Villa 73 Tel. 0521-870113 Chiusura lunedì e martedì Carte di credito: AmEx, Visa, Cartasi, Eurocard Mastercard Voto 14,5/20

Persone citate: Cantarelli, Gerard Dépardieu, Ivan Roccabianca, Ivano Albertelli, Peppino Cantarelli, Suor Germana