La spesa? Vado a farla in cascina

La spesa? Vado a farla in cascina La spesa? Vado a farla in cascina Ottima iniziativa della Coldiretti: assieme ad Internet pone un freno allo strapotere della grande distribuzione a tutto favore della qualità Carlo Petrini DA alcuni mesi la Coldiretti di Torino ha attivato una benemerita iniziativa denominata Cascine Aperte. L'operazione consiste nel favorire la visita da parte dei consumatori di cascine in particolari zone agricole con possibilità di acquisto dei prodotti usufruendo di spiegazioni sulle modalità produttive. Questa nouvelle vogue della Coldiretti mi convince molto e penso che su questo terreno si può realizzare un forte patto di reciproca convenienza tra produttori e consumatori. In Francia la vendita diretta dei prodotti agricoli supera il 20 per cento, più del doppio rispetto al nostro Paese. Negli ultimi vent'anni lo strapotere della grande distribuzione ha appiattito l'offerta e creato non pochi danni all'economia agricola. In parole povere la politica dei prezzi ha penalizzato gli agricoltori e non ha di certo favorito i consumatori. Le strategie delle associazioni contadine sono state per troppi anni ancorate su logiche pansindacan, più attente alle prati¬ che per accedere ai contributi che disponibili verso le produzioni di qualità. 11 fallimento di questi orientamenti sia a Roma che a Bruxelles è sotto gli occhi di tutti, giocoforza trovare nuove soluzioni, reinventare il rapporto tra la campagna e il mercato. «Campagna amica» è il marchio di garanzia che i contadini piemontesi vogliono promuovere per valorizzare i prodotti agricoli locali. La parola d'ordine è regionalizzare i consumi, favorire la commercializzazione diretta dei prodotti tipici, rispondere alla crescente domanda di informazioni e di conoscenze del grande pubblico. Forse questa scelta può sembrare un ritorno al passato, nell'era di Internet tornare ai mercatini dei contadini e alle piccole produzioni artigianali. Viceversa penso proprio che questa strada sia quanto mai moderna e possa convivere perfettamente con la vendita via Internet. Fino a iioco tempo fa le regole unilaterali della grande distribuzione hanno fatto il bello e il cattivo tempo e sembrava che questo potere non avesse mai fine. Fortunata¬ mente così non è poiché sia il mercatino che l'Internet si pongono fuori dal gioco obbligato della grande distribuzione, riescono ad aggirarla, creano nuovi circuiti dovei'attenzione si sposta dal prezzo verso la qualità. Dirò di più, saltando le costose intermediazioni il prezzo è ancora conveniente. La vendita diretta e il mercatino mal sopportano costosi ed inutili trasporti, facilitano la conoscenza dei produttori e dei loro saperi, umanizzano il rapporto con il cibo. La vendita via Internet e le spedizioni internazionali per prodotti non deperibili, con buone disponibilità quantitative è in grado di soddisfare la curiosità di consumatori distanti dalle zone di produzione. In entrambi i casi si realizzano i due obiettivi primari di questo particolare momento storico: garantire un giusto reddito ai lavoratori agricoli e la garanzia di migliore qualità per i consumatori. Altre idee e suggestioni rafforzeranno questa tendenza e qualche difficolta verrà interposta da parte di forti interessi, ma la via è giusta e in quanto tale va perseguita.

Persone citate: Carlo Petrini

Luoghi citati: Bruxelles, Francia, Internet, Roma, Torino