Percorsi di musica nera tra intimità e futuro

Percorsi di musica nera tra intimità e futuro 1 PISCHfl Percorsi di musica nera tra intimità e futuro PERCORSI di musica «nera», ricca di istintività melodica e sensibilità ritmica. Percorsi di ricerca intima e sguardi gettati in avanti o alle spalle nel tentativo di misurarsi o ritrovarsi. Due dischi, due itinerari diversi ma ugualmente appassionanti. «Nera e cosciente» si autodefinisce la cantante americana Meshell Ndegeoncel- 10 che canta la propria omosessualità e le proprie ribellioni con una voce - grave, melodiosa - e un talento davvero singolare, tanto da dover essere considerata come un fenomeno della canzone americana. . A trent'anni, la bassista, autrice di testi e interprete afroamericana offre un fantastico «Bitter» (Warner, 1 Cd). Terzo album, che si distacca dal precedente «Peace beyond passion» e ancor più dal primo, il famoso «Plantation lullabies» che le valse più di una nomination ai Grammy del '94. Se Michelle Johnson (Ndegeoncello è il patronimico scelto a 16 anni e che in lingua swahili significa «libera come un uccello») in «Plantation lullabies» rappeggiava che era una meraviglia, in «Bitter» abbraccia 11 canto, più vicino al blues meditativo alla Nina Simone. Una via che la farà approdare al jazz. Intanto apprezziamola in queste dodici perle di delicatezza ed eleganza, sostenuta dalla produzione di Craig Smith, dalle eccellenti prove di Wendy Melvoin e Lisa Coleman (esperienze con Princel alle chitarre e tastiere. Come nel caso dell'album «Chaos and disordcr» (1996), l'indicazione «originally intented 4 private viso only» (riservato all'uso priivato) indica che i titoli I contenuti in questo nuovo ■ vato) I conte «The vault, old friends for sale» (Warner Bros, 1 Cd) firmato da Prince provengono dagli archivi del cantante-chitarrista-folletto di Minneapolis. Se «Chaos and disorder» consisteva in un infilata di canzoni per chiudere - provvisoriamente - un contratto con hi propria casa discografica, la Warner Bros. Questa volta il prodotto è concepito in modo decisamente migliore. Dieci i brani, registrati tra il gennaio del 1985 e il giugno del 1994. Un «menù» che resta fedele alla formula melodia-strofa-ritornello e offre portate sostanziose, davvero invoglianti. Da una sezione di ottoni fa brillare il rhythm'n'.blues («It's aboutthat walk»), agli assoli di chitarra jazz che evocano Wes Montgomery e George Benson («She spoke to me», «When the lights go down»), la presenza di un arrangiatore come Giare Fisher per un'ambiziosa «Old friends 4 sale, la riappropriazione di un pezzo bluesy prestato a Joe Cocker («5 women») o «Sarah» in fantasia funk. Riferito ad una stagione antecedente al rap, quando Sly Stone, James Brown, Isaac Hayes facevano vibrare il mondo, «The vault, old friends for sale» non pretende certo di presentare il lato più innovatore di Prince, ma ci rende un musicista accessibile, giocoso. E quindi godibilissimo e divertente. hver-j

Luoghi citati: Minneapolis