L'acqua di sorgente entra nella bottiglia

L'acqua di sorgente entra nella bottiglia Una decreto dà il via libera alla commercializzazione, potrà essere utilizzata anche per bevande analcoliche L'acqua di sorgente entra nella bottiglia Costerà meno della minerale, sarà migliore di quella degli acquedotti ROMA L'acqua di sorgente in bottiglia si a per arrivare sulla tavola degli italiani. E' una via di mezzo tra l'ac (pia minerale e quella di rubinetto. Rispetto alla prima avrà un prezzo inferiore, mentre rispetto all'altra avrà qualità organolettiche superiori. Il via libera a questo nuovo tipo di acqua che l'ara sempre più concorrenza agli acquedotti (già oggi il 44,6% degli italiani non bevo l'acqua di casa) è contenuto in un decreto legislativo pubblicali)sulla Gazzetta Ufficiale ieri in edicola. L'acqua di sorgente, secondo Iti definizione legislativa, e quell'acqua destinata al consumo umano imbottigliata alla sorgente e allo stato naturale. Per la commercializzazione, la cui autorizzazione spetta alle regioni, devono essere osservate alcune condizioni: la sorgente dove essere al sicuro dall'inquinamento; la captazione e la canalizzazione clevo- no essere fatte utilizzando materiali che impediscano qualsiasi modifica dell'acqua, le bottiglie devono essere a prova di igiene e non è permesso il trasporto in recipienti non destinati al consumo dell' acqua. L'acqua, comunque, potrà subire anche alcune operazioni di maquillage e non essere quindi bevuta cosi come sgor¬ ga. Tra quelle permesse la separazione degli elementi instabili come i composti del ferro; la separazione dell'arsenico con ozono; l'aggiunta o l'eliminazione dell'anidride carbonica. Sono rigorosamente vietati i trattamenti di potabilizzazione (per esempio con il cloro), l'aggiunta di sostanze battericide e tutti i trattamenti che la modificano. L'acqua di sorgente, secondo il decreto, potrà anche essere utilizzata per la preparazione di bevande analcoliche. Salate le sanzioni per chi non segue queste norme. Fino a 100 milioni a chi l'imbottiglia senza autorizzazione; fino a 90 per chi la sottopone a trattamenti vietati e inette etichette non conformi alle norme. Ci sono aziende che si stanno preparando ad affrontare questa nuova sfida. A Roma, l'Acea ha allo studio un progetto di fattibilità e anche a Cremona l'Aem, la municipalizzata locale, sta valutando la possibilità di vendere al pubblico l'acqua di sorgente. Attualmente viene distribuita gratis, da una fontana «dove i cittadini - ha spiegato il presidente dell'Aem, Giuseppe Tiranti - fanno la coda per riempire i contenitori. Quest' acqua, non essendo trattata con il cloro, ha infatti qualità organolettiche superiori rispetto a quella di rubinetto». L'acqua utilizzata da bere o per fini e alimentari non rappresenta più dell'uno-due per cento di quella che sgorga dal rubinetto. [r. cri.] IL BOOM DELL'AC IN BOTTIGLIA Consumi nazionali 1993 m 40,8% Consumi nazionali 1997 44.6% Le prime tre regioni Le ultime tre regioni Sardegna 72,1% Trentino Alto-Adige 9,S% | Toscana 0 Umbria 67,6% Valle D'Aosta 18,2% | 66,3% Basilicata rMH.M,^w.w, nv.,.,,v.»~..-, . —, . -.............. , . L'acqua di sorgente ora può essere imbottigliata e venduta

Persone citate: Giuseppe Tiranti

Luoghi citati: Basilicata, Cremona, Roma, Sardegna, Toscana, Trentino, Umbria, Valle D'aosta