Strage sul pullman, le vittime salgono a otto

Strage sul pullman, le vittime salgono a otto L'inchiesta sull'incidente di Genova: sempre più certo il colpo di sonno. In gravi condizioni un bimbo di 11 anni Strage sul pullman, le vittime salgono a otto «L'autista era stanco, ha fatto un viaggio oltre ogni limite umano» '•/ <i li IU,HU | ir>» ' Fabio Pozzo GENOVA Eia fatto un'altra vittima l'incidente-incubo che ha insanguinato l'altra mattina l'autostrada tra Rapallo e Recco. Si chiamava Gaspare Piselli, aveva 69 anni, è spirato nella notte. Era stato ricoverato al San Martino di Genova, zio di Anna Maria Cascini, la manager di un'azienda informatica di Monza che si sarebbe dovuta sposare col perito elettrotecnico torinese Piero De Lorenzi sabato pomeriggio nella parrocchia di Superga. Salgono così a otto i morti dello schianto che ha ha abbrunato il gonfalone di Castel Madama, qua¬ ranta chilometri da Roma, settemila anime, quasi un'unica famiglia che nemmeno sotto i bombardamenti aveva pianto così tante perdite in un solo giorno. La comitiva, di 38 persone (più l'autista), era partita verso mezzanotte per Torino. La loro corsa è finita intorno alle 6, contro la volta della galleria Maggio. Un bilancio teni¬ bile: cmque morti sul colpo, tre all'ospedale; gli altri feriti. All' ospedale pediatrico Gaslini sei bambini. La più grave è V.M., 11 anni. «È ancora in prognosi riservata, ma le sue condizioni non preoccupano. Non è in pericolo di vita» ha reso noto la direzione sanitaria. Stabili le condizioni degli altri passeggeri del pullman, uno dei quali in Rianimazione. Tra le vittime anche Vincenzo Salviani, il conducente del pullman. Aveva 35 anni, lascia una moglie di 28 e un figlio di 40 giorni. Parla il cognato, Simone Ferrazzi, che lavorava con lui: «Aveva finito da poco di pagare i due pullman. Se si fosse salvato, visto il numero delle vittime, si sarebbe ucciso». Ieri mattina i compaesani di Salviani hanno aperto una sottoscrizione, a sostegno della vedova. Dice il promotore, Fracesco Tosciri: «Vincenzo era un autista serio e prudente, Viaggiare con lui era una gioia. Non crediamo al colpo di sonno». Già, il colpo di sonno. E' questa l'ipotesi più probabile, considerato che la galleria era illuminata e le condizioni del fondo stradale erano buone. Spiega Gianfranco Fiorotto, comandante della polstrada di Genova: «Il conducente del pullman era appena rientrato da S. Giovanni Rotondo. Tre ore di riposo, ed è ripartito a mezzanotte. Una prova fisica immane, che va contro tutte le leggi. Sono previste otto ore di guida per turno, con un intervallo di 11 di riposo. Inoltre è prevista una sosta di mezz'ora ogni quattro ore di guida: in questo caso la sosta era stata osservata a Firenze». Ma cosa è successo sul pullman? Fiorotto: «Il conducente è stato probabilmente colto da un colpo di sonno, come emerso anche da alcune testimonienze dei passeggeri. Il pullman è sbandato a destra, picchiando nel guardrail. L'autista si è svegliato, ha tentato di raddizzare il mezzo sterzando a sinistra, ma le ruote si erano incastrate nel guard-rail. Si è generato un "effetto binario", che ha impedito ogni altra manovra. Il pullman si è schiantato contro la parete all'imbocco del tunnel. L'autista ha visto la morte in faccia, senza poter fare nulla». Proseguono le indagini. Il pullman è sotto sequestro, il magistrato disporrà probabilmente perizie tecniche. Fiorotto: «L'ipotesi del guasto meccanico non si può ancora escludere. Purtroppo nell'urto è andata distrutta la scatola nera, posta nella parte anteriore del pullman, quella che ha subito i danni maggiori. Ci avrebbe consentito di conoscere anche la velocità del mezzo, i tempi di guida». Ieri si è saputo che c'era anche un altro autista sul pullman della morte, un amico di Salviani. «Sì, era con noi, ma viaggiava non per lavoro», ha precisato Giuliana Scardala, dal suo letto del S. Martino. A Castel Madama, intanto, si preparano i funerali, previsti tra martedì e mercoledì. «Quando le aziende sono piccole e il titolare è anche il conducente è più semplice sfuggire ai controlli» L'associazione degli autotrasportatori «Regolamentare i tempi di riposo e di lavoro nell'arco dell'anno» Un'immagine del pullman che si è schiantato nei pressi di Genova

Persone citate: Anna Maria Cascini, Fabio Pozzo, Fiorotto, Gaspare Piselli, Gianfranco Fiorotto, Piero De Lorenzi, Simone Ferrazzi, Vincenzo Salviani