Cavalleria, la Storia compie 150 anni di Alessandro Mondo

Cavalleria, la Storia compie 150 anni Ieri a Pinerolo la parata davanti al Capo dello Stato. Timore per un falso allarme bomba Cavalleria, la Storia compie 150 anni Con i blindati l'Arma adegua la leggenda ai tempi Alessandro Mondo Invialo a PINEROLO Hanno sfilato a tosta alta, consapevoli di rappresentare non solo il reggimento ma un pezzo di Storia. La Storia: quella della Cavalleria, celebrata ieri nella giornata conclusiva del Raduno nazionale dell'Arma a Pinerolo, ritornata agli antichi fasti di «capitale della Cavalleria» in occasione del 150" anniversario della fondazione dèlia Scuola nazionale. Una grande lesta, quella svoltasi ieri alla presenza del capo dello Stalo e di numerose personalità, appena turbata dalla preoccupazione per una bomba poi rivelatasi fasulla. Con una premessa: non solo di una rievocazione si ò nati alo, ma della celebrazione di un'Arma che oggi appare proiettala nel futuro. I cavalli sono stati sostituiti dai blindati, d'accordo. Né i cavalieri di fine secolo sono riconducibili a quelli immortalati nelle stampe dei secoli passati. Ma resta l'orgoglio, la consapevolezza di un retaggio comune fatto di storia, professionalità, ideali. Di leggenda, anche. Tutto questo era ben presente (piando le rappresentanze degli otto Reggimenti hanno sfilato in piazza Vittorio Veneto prima e dopo la cerimonia della consegna degli stendardi dell'Arma al posto delle bandiere. Una riappropriazione, quella delle tradizionali insegne, sollecitata dallo Stato Maggiore dell'Esercito e motivata esscn/.ialmenlo da ragioni di praticità. Destinataria dei saluti milita¬ ri, la tribuna rossa nella quale li attendeva in piedi il presidente Ciampi, primo capo dello Stato dopo Mussolini a visitare la città (fra i doni dei pinerolesi, una testa di cavallo scolpita e i tipici dolci locali). Vestito con un elegante completo grigio scuro, il presidente - giunto poco dopo le 10 su un elicottero della Marina militare fra i battimani della folla - ha osservato il dipanarsi della parata in rispettoso silenzio: dai cavallcggeri ai radunisti delle varie Regioni italiane. Ultimi, per ragioni di ospitalità, quelli del Piemonte-Valle d'Aosta. Accanto a lui, Carlo Scognamiglio e Piero Fassino, rispettivamente ministri della Difesa e del Commercio Estero. Poco distante, l'avvocato Giovanni Agnelli assieme al nipote John Elkann, il presidente della Camera Luciano Violante, il direttore della «Stampa» Marcello Sorgi, il capo di Stato Maggiore dell'Esercito Francesco Cervoni. E ancora: il presidente della Regione Enzo Ghigo - che ha preceduto di poco la presidente della Provincia Mercedes Bresso - Alberto Barbero, sindaco di Pinerolo, il colonnello Carlo Cadorna, presidente dell'Associazione dell'Arma. Davanti a loro, lungo il perimetro della vecchia «Piazza d'Arme», la folla dello grandi occasioni. Che ha seguito tutta la cerimonia, senza lesinare occhiate di simpatia alle personalità e applausi alle evoluzioni dei militari. Onesto e molto altro ancora, si è visto ieri a Pinerolo, fra rulli di tamburo e marce militari. La sfilata, dicevamo: dai cavalleggeri al «medagliere» dell'Arma, dai cadetti di Modena al Reggimento di Artiglieria, dalle infermiere volontarie della Croce Rossa alla rappresentanza delle 18 soldatesse. Né stonavano le divise dei «Dragoni del Piemonte» e dei Dragoni rossi» in questo felice connubio di epoche. Affresco straordinario, al centro del quale non poteva mancare il cavallino rampante sulla raffinata sagoma della «Ferrari 360 Modena», ultimo, fiammante prodotto della casa di Maranello. Forse non tutti sanno che il simbolo della «rossa» si impennava già sulla fusoliera dell' aereo pilotato da Francesco Baracca. A dimostrazione, se ve ne fosse bisogno, che la Storia non finisce mai. «Sono meridionale, non è stato facile fare accettare la mia scelta a mamma e papà» «Per anni siamo state madri, mogli o fidanzate di uomini che hanno sacrificato la vita per la Patria: ora tocca noi». «Non siamo esaltate, la nostra è una decisione meditata» Sotto, le infermiere volontarie della Croce rossa ieri a Pinerolo durante le sfilate perii 150° anniversario della fondazione della Scuola nazionale della Cavalleria A sinistra, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi durante la festa della Cavallerìa. In basso, le prime donne soldato in Italia